Dopo un anno di pausa, il Metropolitan Museum of Arts di New York riapre le porte all’evento più importante del mondo della moda quest’anno di nuovo in forma fisica: il MET Gala 2021. Divisa in due parti, la mostra e relativo tema della serata vogliono celebrare la storia della moda e gli stilisti americani, e hanno come titolo “In America: A Lexicon of Fashion” e “In America: An Anthology of Fashion”.
Enneagramma: ecco gli archetipi 4, 5 e 6, ognuno con i suoi pregi, i suoi difetti, le sue paure e le sue sfide. Se il tipo 4 è romantico e malinconico, il tipo 5 mette un lucchetto sui suoi sentimenti e cerca di colmare il vuoto con lo studio e il sapere accademico. L’enneatipo 6, invece, tende a tenere sempre un occhio vigile sulle persone e sulle situazioni, prediligendo chi gioca a carte scoperte.
Parliamo di nuovo di Enneagramma, questa volta scoprendo i primi tre Archetipi (o Enneatipi). Similmente all’oroscopo, l’Enneagramma delinea dei tratti del nostro carattere, svelandoci anche come poter smussare gli angoli più duri. Ecco l’Enneatipo 1, soprannominato l’idealista o il perfezionista, mosso dalla continua ricerca di perfezione in sé stesso e negli altri, l’Enneatipo 2, l’altruista che mette al primo posto gli altri nella speranza di essere amato da tutti, ed infine l’Enneatipo 3, impegnato a ad affermarsi con successo rincorrendo i suoi obiettivi dimenticando la sua vera essenza.
La moda nei tempi di crisi e post-crisi: come cambia la moda in seguito a devastanti periodi storici? È naturale che le grandi crisi abbiano cambiato radicalmente la moda e la nostra concezione di “vestirci”, andando a creare nuove forme e silhouette: dalle linee dritte del tailleur di Chanel al New Look di Dior.
L’enneagramma, strumento antichissimo usato dai Maestri Sufi, è una mappa che indica il percorso verso il miglioramento di sé stessi. Si tratta di un simbolo formato da un cerchio all’interno del quale è presente una stella a nove punte ad indicare le nove personalità, dette anche enneatipi o archeotipi, della coscienza umana. Il pregiudizio legato soprattutto alla sua origine misteriosa ed esoterica fa sì che l’enneagramma non sia ampiamente diffuso, privandoci di una chiave di lettura verso la comprensione di come siamo fatti e come sono fatti gli altri.
Da dove nascono i trend al giorno d’oggi? Internet ha dato la possibilità a tutti di accedere ad un’infinità di contenuti superando le distanze e arrivando ovunque: ecco che i social media diventano presto il nuovo canale di diffusione di trend, passando prima per il gusto popolare e raggiungendo successivamente le passerelle, processo che fino a qualche anno fa andava in senso opposto.
Con una rinascita questa volta molto promettente, Daniel Roseberry riesce a metter in luce la visione originaria di Elsa Schiaparelli integrandola alla comunicazione odierna. L’approccio così singolare di Elsa riesce ancora ad essere attuale, soprattutto in una situazione così incerta in cui l’immaginario della gente si sposta su scenari surreali. Ecco che la sua forte alleanza all’arte e alle è totalmente contemporanea. Personalità bizzarra e donna estremamente intelligente, Elsa Schiaparelli diede un tocco di colore alla moda parigina e all’Haute Couture, regalando meravigliose invenzioni che contribuirono a levigare l’industria della moda che conosciamo oggi.
Ecco alcune celebrities farsi portavoce di messaggi universali, prendendo parte attivamente alla lotta contro l’omofobia e le discriminazioni sessuali, senza più nascondersi dietro la paura di rivelare al mondo i loro gusti, diventando un esempio e normalizzando delle realtà che non rientrano in quello che i parametri della società definirebbe “normale”.
Il colosso dell’abbigliamento UNIQLO non si fa scappare l’occasione di stringere con il museo del Louvre una partnership dalla durata di quattro anni volta a celebrare l’arte in maniera più urban e contemporanea per colorare le vite delle persone.
Dalla fobia dei fogli di carta a quella dei cucchiai, le celebrities svelano ciò che li terrorizza facendoci sorridere e pensare che non sono poi così distanti da noi. Da un lato ci sono infatti fobie mai sentite prima d’ora, come la tripofobia, dall’altro le più comuni come quella degli squali o dei clown… ma è chi è terrorizzato da quest’ultime a sorprenderci davvero.
