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MET GALA 2021: tutto quello che sappiamo sul (nuovo) MET

Tempo di lettura: 4 min.

Dopo un anno di pausa, il Metropolitan Museum of Art riapre le porte all’evento più importante del mondo della moda, quest’anno di nuovo in forma fisica. Cosa è cambiato? Qual è il tema? E cosa aspettarsi?

Eravamo rimasti all’allora madrina Lady Gaga che al suo arrivo al Metropolitan Museum of Art di New York dava spettacolo grazie agli abiti che Brandon Maxwell, giovane stilista americano, aveva disegnato per lei, incarnando alla perfezione il “Camp” solo come lei sa fare.

Era Maggio 2019, ed era tutto ancora normale.

Il titolo della mostra e tema della serata era “Camp: Notes on Fashion”: sfarzo, eccesso, stravaganza ed un gusto al limite del kitsch dominavano il tappeto rosso. Un tema che vide gli stilisti mettere in gioco la loro creatività senza troppe barriere e che permetteva e perdonava pressoché tutto.

 
 
 
 
 
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A post shared by HAUS LABORATORIES BY LADY GAGA (@hauslabs)

L’edizione del 2020, avvenuta in maniera digitale a causa della pandemia dovuta al Covid19, aveva come tema “About Time: Fashion and Duration” e voleva raccontare in maniera cronologica e non quasi 150 anni di storia della moda e del costume.

Un tema che voleva omaggiare non solo l’iconicità della moda in quanto molto spesso abiti e accessori diventavano simbolo di un’epoca, ma anche il suo carattere effimero e ciclico, fatto di contaminazioni, rivoluzioni ed interpretazioni diverse, alcune delle quali divennero poi storia.

 
 
 
 
 
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A post shared by Luis ️rmando (@luisarmandrake)

Arriviamo al 2021: il canonico evento annuale di Maggio è stato posticipato a Settembre, esattamente il 13, in maniera un po’ diversa.

Sebbene lo scopo e le dinamiche rimangono invariate, le modalità dell’evento non saranno le stesse. In primo luogo, la mostra sarà divisa in due parti: una prima a Settembre, il 13 appunto, e la seconda a Maggio. L’inaugurazione di Settembre sarà infatti una cerimonia più “intima”, molto probabilmente per evitare assembramenti di pubblico e paparazzi sulle famose scalinate del museo.

Ma attenzione, intimo non vuol dire privato, e qui arriviamo alla seconda novità di questa edizione: l’evento sarà trasmesso in streaming in esclusiva sul sito di Vogue a cui tutti potranno avere accesso. Questa è veramente un’occasione unica per vedere tutti i retroscena dell’evento che finora erano stati tenuti nascosti, tanto è vero che era vietato divulgare, sopratutto per fini commerciali, video e foto scattate all’interno del Met Ball (piccola eccezione per i “bathroom selfies”, ve li ricordate?)

 
 
 
 
 
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A post shared by Acrimònia Magazine (@acrimoniamagazine)

Un’altra news indiretta riguarda la scelta sicuramente non del tutto casuale dei cosiddetti “co-chairman” di questa edizione, tutti giovanissimi esponenti della Generation Z: Timothée Chalamet, Billie Eilish, Amanda Gorman e la tennista Naomi Osaka.

Presidenti del comitato sono invece l’indiscutibile Anna Wintour, lo stilista e regista americano Tom Ford ed Adam Mosseri, CEO di Instagram dal 2018.

 
 
 
 
 
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A post shared by BILLIE EILISH (@billieeilish)

Arriviamo infine al tema del MET Gala 2021 e della relativa mostra organizzata dal Costume Institute. Divisa in due parti, la prima mostra si intitola “In America: A Lexicon of Fashion”, mentre la seconda “In America: An Anthology of Fashion”. Una celebrazione alla moda americana ed ai suoi talenti, sia nuovi che storici.

Più precisamente, il dress code della serata, come riportato da Vogue Italia, sarà “American Independence”, tema che lascia molta libertà di interpretazione.

Non mancheranno lustrini, strass e luccichio, look rossi-bianchi-blu in stile 4th of July ed importanti prese di posizione sociali, culturali e politiche.

 
 
 
 
 
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A post shared by •VALENTINA MASS• (@vmakeupchic)

Ecco che si arriva al nocciolo che, a mio parere, potrebbe veramente rendere questa edizione unica e memorabile.

Gli Stati Uniti d’America da sempre rappresentano libertà, innovazione, progresso, inclusività, diversità, nuove possibilità, futuro… insomma, il sogno americano.

In questi ultimi anni abbiamo visto però un’altra faccia dell’America, fatta di consumismo, capitalismo, disuguaglianza e brutalità. La terra che sembrava essere pronta ad accogliere chiunque ha costruito muri, ha ritirato la mano tesa per aiutare chi ne aveva bisogno ed ha chiuso gli occhi di fronte all’ingiustizia. Tutto questo uragano ha reso i cittadini fortemente coinvolti, con prese di posizione da parte di esponenti di diverse industrie causando vere e proprie rivoluzioni (vi ricordate il movimento del Black Lives Matter che ha trovato sostenitori in tutto il mondo?).

 
 
 
 
 
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A post shared by Black Lives Matter (@blklivesmatter)

La moda, dal canto suo, si è fatta per molto tempo strumento e portavoce di grandissimi cambiamenti. La moda, quella vera, diventa specchio della società in quanto influenzata da tutto quello che le accade intorno: racconta una realtà che a volte sfocia con la fantasia, a volte è astratta, altre si trasforma in mondi e dimensioni parallele, altre volte ancora veicola e diffonde messaggi importanti, ma parte pur sempre dalla realtà contemporanea.

 
 
 
 
 
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Se la pandemia ha spinto le persone e l’industria della moda a riflettere sul proprio operato e su come migliorare le cose, il legame fra quello che rappresenta l’America e quello che rappresenta la Moda si fa così più profondo. Il tema scelto per questa edizione del MET offre quindi la possibilità di fare luce su tematiche e problematiche correnti con veri e propri “statements”, sia da parte delle celebrities, che da quella degli stilisti.

E voi, cosa vi aspettate e cosa vorreste vedere sul red carpet?

 

 

Credit Images: Dia Dipasupil on Vogue

150 150 Beatrice Tagliabue
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