domenica, 06 Ottobre 2024
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domenica, 06 Ottobre 2024

Toto tormentone estivo: 5 hit estive che già detestiamo

Tempo di lettura: 3 min.

Un po’ attesi e un po’ temuti, come l’anticiclone africano d’agosto, i tormentoni sono già in mezzo a noi e già non vediamo l’ora che arrivi settembre per non sentirli più

Il tormentone estivo è l’elemento fondamentale dell’italianità in spiaggia, dopo il cocomero al fresco e la regola aurea delle tre ore prima del bagno se si ha mangiato. Nata negli anni Sessanta, la hit dell’estate ha da sempre il potere di cancellare ogni preoccupazione, di concentrarsi sul qui e ora dell’ascolto. Passano gli anni ma gli ingredienti per un tormentone di successo rimangono gli stessi: ritmo latineggiante; testo non troppo articolato, con una spruzzata di parole spagnole; un balletto abbinato a prova di viralità su TikTok. La centralità va al ritornello, che deve conficcarsi nella mente dell’ascoltatore da giugno ad agosto e ripresentarsi al primo freschino autunnale, smuovendo una certa malinconia per l’estate andata. Alcuni tormentoni li abbiamo già, e si spera di metterseli alle spalle al più presto.

Sexy Shop, Fedez ed Emis Killa

Per diverse estati recenti campione di tormentoni, quest’anno Fedez pesca tra gli artisti del panorama italiano Emis Killa, con il quale ha scritto il pezzo più chiacchierato dell’anno: Sexy Shop. La struttura urban pop più che orecchiabile, lontana dagli ultimi pezzi estivi del rapper di Rozzano (Mille, La dolce vita, Disco paradise), è passata in secondo piano rispetto al testo, setacciato profondamente da hater e supporter della royal family di CityLife. Molte le strofe incriminate, come “Perché farci del male, è una fede nuziale/ Con il foro d’uscita” o “Senorita, stai ballando sola/ Calamita per la mia pistola”, quest’ultima tacciata di essere un riferimento ritmico neanche troppo velato alla Bibbia dei dissing musicali, ovvero Bzrp Music Sessions, Vol 53 di Shakira.

Sesso e Samba, Tony Effe e Gaia

Unisci la romanità del fu Dark Polo Gang con il ritmo italobrasiliano di Gaia e avrai il featuring malandrino che non ti aspetti, di cui però avevi inaspettatamente bisogno. Tre parole, undici lettere, e un’allitterazione della S magnetica e fastidiosa al quarto ascolto: un tormentone impacchettato, che fa apprezzare il trapper della Roma bene, non importa se nel testo spuntano rapine e pistole. Due opposti che “non sono poi tanto diversi”, belli da vedere e da ascoltare, perfettamente bilanciati nella musica: che sia la prima di una serie di collaborazioni in grado di scalzare il re dei tormentoni?

Malavita, Coma_Cose

A Sanremo hanno cantato le difficoltà dello stare insieme (L’addio) e l’amore come nessun altro, regalando una delle frasi migliori da scrivere sotto il balcone dai tempi di Io e te tre metri sopra il cielo: “Se l’inverno è soltanto un’estate che non ti ha conosciuto”. La coppia più shippata del panorama indie pop italiano, con Malavita si è cimentata in un tormentone che richiama il Fausto e la signorina California delle origini, quelli di Jugoslavia e Post concerto: base elettronica e testo pop surrealista si fondono con un ritmo che ricorda una taranta degna dei Boomdabash. Ritornello ermetista, di una sola parola come il titolo, ripetuto otto volte in tre strofe: troppo anche per gli amanti dei tormentoni. Rimandati alla prossima estate.

Come un tuono, Rose Villain e Gué

A Rose Villain e Gué deve essere caduta giusto un po’ di America latina in questo pezzo tutto bachata e reggaeton: sfido a trovare lezioni di acquagym che non sfrutteranno questo pezzo spensierato e leggero. Baby, tolgo il tettuccio/Tu sei bella, Bellucci/Ho preso fiori, Fiorucci/Sono più G di Gucci: letteralmente come un tuono, 4 strofe che stordiscono, gesti automatici sul display dell’auto mentre sei in coda in autostrada per il mare. Skip indietro, salvataggio nella playlist di Spotify e, appena si intravede il mare, superato il casello, vuoi tingerti anche tu i capelli di blu come Rose Villain.

30°C, Anna

L’emblema della street credibility è lei, Anna, classe 2003, la stessa che si “beccava nel bando sopra il Booster”, l’unica che ha deciso di sfidare le classifiche estive da sola, senza la tattica del featuring. Ha seguito alla lettera le regole auree del tormentone, adattandole al suo stile: ispanismi e anglicismi come se piovesse, non importa se usati per il dissing, andamento latino che permette di chiudere bene ogni strofa, ritornello che strizza l’occhio alla tradizione italiana del Boom economico (A-Abbronzatissima e bellissima/ Ha-Ha gli occhi come il mare, corpo che ti fa fare/ Abbronzatissima, simpaticissima/ Ha-Ha in mano un Margarita e si gode la vita). Seguendo la scia dei Bnkr44 e Pino D’Angiò, chissà che non stia pensando a un featuring passato-presente con Edoardo Vianello.

L’estate è ancora lunga, tempo per entrare nella classifica dei pezzi più insopportabili ce n’è ancora.

 

 

Illustrazione di Gloria Dozio – Acrimònia Studios

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