lunedì, 07 Ottobre 2024
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lunedì, 07 Ottobre 2024

She Rules: February Edition

Tempo di lettura: 3 min.

Rebeka Davila Sanchez

Prosegue il format She Rules con l’edizione di Febbraio.

Conosciamo: Rebeka Davila Sanchez. Anni 26.

RACCONTACI DI TE E DI COSA FAI NELLA VITA. 

E’ molto difficile raccontare di me in breve, odio semplificare. Scrivo e parlo troppo. Sono una persona difficile da gestire, estremamente positiva, diretta (fin troppo?). Questo fattore ha spesso giocato a mio favore ma come tutto, a volte non ha sortito l’effetto desiderato. Amo la follia. Faccio la PR, organizzo eventi e gestisco progetti speciali per diversi brand. Odio la monotonia, preferisco fare più di una cosa alla volta. Mi definisco protagonista delle situazioni in cui mi trovo, è quello che cerco, sempre.

QUANTO IL TUO ANIMO SPAGNOLO HA INFLUENZA SUL TUO STILE?

Sono fortemente spagnola, “gitana” per molti aspetti, orgogliosa di esserlo e fiera delle mie origini. Tuttavia, penso che la moda sia ciò che ognuno si sente di essere, ciò che si sente di indossare. Mi piace avere il mio stile ed essere priva di un’identificazione. Sicuramente la Spagna si percepisce oltre che nel mio modo di essere anche nel mio modo di presentarmi, ma non è l’unica cosa ad emergere dal mio aspetto.

TRE COSE CHE VORRESTI ASSOLUTAMENTE FARE NEL TEMPO PIU’ BREVE POSSIBILE. 

L’unica cosa importante in questo momento è crescere professionalmente. Vorrei essere in grado di fare del mio lavoro la mia vita. Mi piacerebbe maturare e arrivare al raggiungimento di obiettivi che mi prefisso da sempre. Volere tutto e subito a volte è dannoso. Confido molto nel concetto di Girl’s Power e sono orgogliosa di tutto ciò che è toccato da mano femminile.

QUAL E’ IL CAPO DEI TUOI SOGNI?

Senza dubbio, un paio di occhiali di Eyepetizer. Un paio qualsiasi, sono innamorata di tutti!

PENSI DI POTER ISPIRARE CON I TUOI LOOK?

Non penso né aspiro ad ispirare gli altri. Ritengo che ognuno debba essere sé stesso. Si può prendere spunto da chi si guarda, da chi si incontra, da chi si abbraccia. Penso, però che il proprio spirito, la propria identità debba essere distinto da quello di chi ci circonda.

 

 

Credits

Photography: Andrea Jean Varraud

Special thanks to Apophis Club   

 

 

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