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Generazione Netflix: giovani, carini e un pò psicopatici

Tempo di lettura: 4 min.

L’ondata dei nuovi cute but psycho ragazzi britannici: così cool, carini, very British e approvati da Netflix

Domanda: sono più carini i ragazzi americani o britannici? O in generale che cosa rende gli uni riconoscibili dagli altri? Di solito funziona così: gli americani sono i classici bellocci dalla mascella pronunciata e dal fisico scolpito, sorriso e capelli perfetti, vestiti in t-shirt e blu jeans e pronti a spezzarti il cuore. I ragazzi inglesi invece hanno dei faccini più teneri, in un continuo limbo fra adolescenza e età adulta, coi capelli un pò arruffati, vestiti di tutto punto e particolarmente schivi. Sono stereotipi… ma anche no. Quale scegliere? Impossibile. Ma sicuramente se si dovesse guardare a una piattaforma influente come Netflix, i British boys vincono di gran lunga sui loro cugini d’oltreoceano.

A parte Noah Centineo, diventato piuttosto famoso con le rom-com di Netflix e adesso protagonista dello spot di Calvin Klein, non si pensa a memorabili interpreti.

Sul versante inglese invece Netflix ha regalato una serie di personaggi memorabili a degli attori altrettanto interessanti.

Il primo è Asa Butterfield, l’irresistibile e problematico Otis di “Sex Education”. Alto e dinoccolato, impacciato nella vita di tutti i giorni, sempre perennemente spettinato. Eppure quando sfodera preziose consulenze sessuali ai suoi coetanei, o come un vero gentleman offre il suo maglione (con l’etichetta con il suo nome dentro, che carino!) a Maeve, o l’attende fuori dalla clinica in cui ha appena abortito con un mazzo di fiori e un sandwich, non si può che rimanerne affascinati. Anche nella vita di tutti i giorni il giovane Asa è tutto da scoprire: quasi 22enne, ha una passione sfrenata per i videogiochi e un sense of humor incredibile. Ed è anche super cool: nell’ultimo servizio di “Il Faut Magazine” sfoggia una tinta platinata con ricrescita e uno stile incredibile.

È stata da poco confermata la seconda stagione di “The End of the F***ing World”, una mini serie a metà strada fra l’educazione sentimentale, il road trip e il mystery con protagonisti Jessica Barden e Alex Lawther. Il suo personaggio di adolescente problematico e psicopatico che decide di farsi una fidanzatina soltanto per ucciderla è snervante e divertentissimo allo stesso tempo, e puntata dopo puntata rivela tutta la sua dolcezza di fondo. Alex, classe ’95, vanta un fitto curriculum, in cui spiccano anche “Black Mirror” e “The Imitation Game”, in cui interpretava la versione adolescente di Benedict Cumberbatch. Magrolino, un pò arruffato, è sempre impeccabile, che sia in camicia hawaiana, in total Gucci o in trench.

“Black Mirror: Bandersnatch” non solo è stato super seguito e commentato sui social, ma ha anche fatto scoprire a molti i suoi due protagonisti, Fionn Whithehead e Will Poulter, nella parte di due ragazzi nerd sviluppatori di videogiochi. Fionn ha già lavorato con Christopher Nolan per “Dunkirk” a fianco di Harry Styles e Tom Hardy, mentre Will è stato membro della famiglia disfunzionale di “Come ti spaccio la famiglia” con Jennifer Aniston e nemico di Dylan O’Brien nella saga di “The Maze Runner”. Se il primo non ha profili social e un carattere riservato, il secondo ha un account Twitter esilarante e una verve comica pazzesca. Diversamente bello, ha tuttavia un fascino incredibile, sia quando fa il filosofo psicopatico e platinato in “Black Mirror” sia quando posa in Prada o Clavin Klein per le copertine delle riviste patinate, o si fa fotografare da Luca Guadagnino per Numéro.

 

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