Demetra Avincola
Prosegue il format “She Rules”, con l’edizione di Marzo.
Conosciamo meglio: Demetra Avincola, attrice. Anni 24.
RACCONTACI DI TE, COSA FAI NELLA VITA E COME E’ INIZIATO IL TUO PERCORSO.
Frequento l’ultimo anno di Scienze Biologiche all’Università La Sapienza di Roma e probabilmente proseguirò i miei studi per conseguire una laurea Magistrale. Di questa facoltà preferisco le discipline macroscopiche, patologiche e comportamentali, anche se paradossalmente studiare reazioni biochimiche talvolta è più divertente.
Da qualche anno faccio l’attrice. A 19 anni mi sono trovata quasi casualmente a un casting per un film di Paolo Sorrentino. Lui aveva appena vinto il Premio Oscar, io non avevo né esperienza né una decennale vocazione. Pensai di aver fatto un provino imbarazzante, pochi giorni dopo mi comunicarono che ero stata scelta per un suo cortometraggio e dopo un mese sarei partita per le riprese del suo film “Youth”, dove avrei lavorato a fianco di Paul Dano. Sono cresciuta in una casa immersa nella natura, suonavo il pianoforte e organizzavo partite di calcio o combattimenti tra mantidi religiose. Ho sempre avuto una forte attitudine all’esplorazione e alla capacità di adattamento, a partire dai miei 12 anni e quegli abituali soggiorni transoceanici per imparare l’inglese in totale solitudine.
Ogni anno, da tre anni, imparo a memoria un canto della Divina Commedia: è molto più attuale di quanto si pensi e desterebbe sicuramente più interesse nei ragazzi se emancipata dal contesto scolastico. Mi piacerebbe un giorno scrivere uno spettacolo sull’Inferno. 
TRE COSE CHE VORRESTI ASSOLUTAMENTE FARE NEL PiU’ BREVE TEMPO POSSIBILE.
- Lavorare di nuovo in una produzione internazionale, ma con un ruolo più importante.
- Fare la Transiberiana in treno.
- Imparare a suonare “Pagliaccio di Ghiaccio” di Metal Carter con la chitarra acustica.
QUANTO IL TUO ANIMO DA ATTRICE INFLUISCE SUI RAPPORTI INTERPERSONALI.
Sono sempre stata esuberante e stravagante e penso che questo mi abbia aiutata a circondarmi di persone creative. Senza dubbio però la mia eccessiva umoralità ha spesso minacciato la stabilità delle mie relazioni.
IL REGISTA E L’ATTORE CON IL QUALE VORRESTI ASSOLUTAMENTE RECITARE UNA VOLTA NELLA VITA.
Direi Lars Von Trier, perché guarda ai suoi personaggi con occhi morbosi e fuori dal comune e sarebbe elettrizzante lavorare su un film realizzato secondo il decalogo del Dogma 95. Direi poi Tilda Swinton: dà ai personaggi e ai film a cui partecipa un’aurea piacevolmente inquietante.
IL RUOLO A CUI SEI PIU’ AFFEZIONATA INTERPRETATO FIN’ORA.
Una partecipazione a un lavoro scritto da Niccolò Ammaniti.
IL TUO SOGNO NEL CASSETTO.
Che qualunque collettivo più intellettualmente emancipato sia più inclusivo, invece di ostentare, attraverso l’esclusività, il proprio essere elitario. Che Roma diventi una città meno disfunzionale, e che il suo panorama musicale diventi più ricco e contaminato.
CREDITS
Photography: Anita Xella
Assistant: Arturo Milazzo
Special thanks to The B. by Federico Barrazzo
