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Il mito di Halloween rivive nei videoclip musicali

Tempo di lettura: 2 min.

Dagli zombie scatenati di Michael Jackson a una Rihanna spaventosa e glam, l’atmosfera di Halloween prende vita nei videoclip

Halloween significa sangue finto, parrucche impiastricciate di lacca, canini finti e un armamentario infinito di altri accessori o abiti che ci rendano per una sera creature spaventose (anche se è concesso vestirsi nei modi più pazzi, e non necessariamente a tema pauroso).

L’alto livello di “drama” che offre l’atmosfera horror delle narrazioni di Halloween si presta molto bene al racconto ma anche e soprattutto al video, e insieme agli horror movie, da non guardare mai da soli a casa, i cantanti si sono sbizzarriti nel dar vita a mondi stregati in cui il paranormale e il sovrannaturale si animano e spesso si scatenano in pista.

Ecco 5 video musicali che hanno reso Halloween una delle feste più cool:

Il primo non può che essere il video musicale per antonomasia, “Thriller dell’indimenticato king of pop Michael Jackson. Si tratta di un vero e proprio cortometraggio di circa dieci minuti con uno storyboard tradizionale e una messa in scena impeccabile. La trasformazione in zombie-ballerino del cantante resta inarrivabile, così come il suo look in coordinato di pelle rossa con ampie spalline squisitamente anni ’80 e calzino bianco d’ordinanza. Iconico.

La coreografia è diventata così conosciuta e apprezzata che i Backstreet Boys l’hanno in parte riproposta per il loro comeback nel 1997 con il singolo “Everybody (Backstreet’s Back)”. I cinque membri passano la notte in un castello stregato, e con la luna piena e l’atmosfera decadente ecco che ognuno di loro si trasforma in un mostro, dal lupo mannaro al vampiro, dalla mummia all’uomo a due facce. Tutti carini, giovani e sexy, tanto che ogni ragazza a quei tempi non avrebbe probabilmente disdegnato di essere una vittima di Howie D. o un’invitata alla sontuosa cena di AJ.

Stesse vibrazioni di mistero e ballo sfrenato, ma questa volta a tempo di un po’ di sano rap d’inizio 2000, con Missy Elliot in “Get Ur Freak On”. La rapper si aggira in un tunnel sotterraneo infestato da ballerini muscolosi truccati come creature misteriose e appesi a testa in giù, o altri con la faccia scolorita di bianco. Gli effetti speciali e le coreografie perfette, insieme agli outfit di tutto punto, fra cui i pantaloni cargo mimetici delle ballerine, oggi di nuovo attuali, rendono questo video una perfetta sintesi di una visione scanzonata e inedita del tema “spooky”, declinato al cento per cento in salsa Hip Hop.

Rihanna sfodera il suo lato glamour anche nel disturbante video (pardon il gioco di parole) “Disturbia”. Intrappolata in una gabbia con occhi spiritati e body in pelle, legata ad una pira in fiamme, costretta su una sedia rotante attorno a una serie di personaggi degni di “American Horror Story”, la cantante rende l’atmosfera horror spaventosa ma irresistibile e quasi conturbante.

Fra il serio e il faceto i Queens of the Stone Age non potevano scegliere miglior tema per il loro singolo “Burn the Witch” del 2005. Il videoclip trae ispirazione da una serie di elementi dell’immaginario horror e dal gotico letterario, come le due gemelline che richiamano quelle di “Shining”, o la presenza del colore rosso peccaminoso che fa subito “La lettera scarlatta” di Hawthorne, per rappresentare la passata realtà della caccia alle streghe, donne innocenti additate come collaborazioniste del Diavolo o sua diretta incarnazione. Non certo innocente è la strega del video, che solleva un esercito di scheletri contro la cittadina e alla fine mette al rogo il suo accusatore. Un perfetto immaginario dark per questo Halloween.

150 150 Alessandra Nava
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