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lunedì, 07 Ottobre 2024

Nostalgia Box: Playboy

Tempo di lettura: 3 min.

Come un “giornaletto pornografico” ha rivoluzionato la visione della sessualità

Poche di voi ne avranno sfogliata una, ma sicuramente tutte ne avrete sentito parlare: stiamo parlando della rivista Playboy.

“Non era soltanto donne nude” così la definiva il suo celebre fondatore Hugh Hefner.

Seppur cresciuto in un ambiente molto chiuso e conservatore, nella quale era proibito anche solo parlare di sesso, fu comunque l’artefice di una rivoluzione; sia in ambito sessuale che culturale.

 
 
 
 
 
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Una rivista che ha rivoluzionato il mondo dell’editoria, iniziando prima di tutto dal rapporto tra generi e la loro percezione.

Hefner all’interno della sua rivista aveva la brillante abilità di accostare architettura, design, politica accostate a foto erotiche.

La novità infatti non stava nel pubblicare su una rivista foto di donne nude ma con quale eleganza, raffinatezza e intelligenza queste foto andavano ad accompagnare tutto il piano editoriale.

 
 
 
 
 
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Il primo numero del 1953 fu un azzardo e allo stesso tempo un colpo di genio.

Articoli di ogni argomento e ogni interesse e uno scatto osé della “reginetta” del mese o meglio della prima playmate: Marilyn Monroe.

 
 
 
 
 
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Playboy acquistò la foto dell’attrice da una casa editrice che decise di venderla per paura di subire denunce per oscenità, ma Hugh Hefner non era un uomo come gli altri. Una mentalità superiore rispetto alla media e una visione delle cose decisamente anticonformiste per la sua epoca. Furono proprio queste sue peculiarità caratteriali a farlo emergere e insieme a lui la sua azienda.

 
 
 
 
 
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Nonostante la passione di Hefner per la bellissima Marilyn Monroe, furono anche altre le donne famose che posarono per lui: Brigitte Bardot, Jayne Mansfield, e in tempi più recenti anche una giovane Kate Moss.

 
 
 
 
 
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Perennemente circondato da donne Hugh Hefner fondò negli anni ’50 a Chicago la prima Playboy Mansion, ma la più famosa apparsa anche in una delle celebri puntate di Sex and the City fu quella fondata nel ’70 a Los Angeles.

La Playboy Mansion è forse la creazione che più ha influenzato il fondatore di Playboy, tanto il suo attaccamento per questo luogo che quasi sempre viene ritratto in vestaglia a lavorare all’interno della sua enorme casa circondato da belle donne.

Erroneamente si potrebbe dire che Hugh Hefner fosse solo un uomo a cui piaceva circondarsi di belle donne ma era molto più di questo. Un uomo che grazie ad una rivista, divenuta famosa a livello mondiale, si è fatto strada nel mondo della politica dei diritti femminili, si inserì infatti rapidamente nella battaglia contro le limitazioni imposte da una certa mentalità al costume femminile, Hugh Hefner era un sostenitore della libertà anche in ambito sessuale.

 
 
 
 
 
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Playboy ha rivoluzionato il modo di vedere la sessualità, non si tratta di un banale “giornaletto porno” per ragazzi ma di una vera e propria prova del fatto che con eleganza e intelligenza la sessualità può far parte di ogni aspetto della vita.

 
 
 
 
 
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150 150 Giulia Lucci
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