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Quest'anno San Valentino si festeggia in ritardo

Perché festeggiare il 14 febbraio? Meglio destagionalizzare un San Valentino che cade di mercoledì! Ci sono belle esperienze da fare in altre date ed è meglio non fossilizzarsi sulle ricorrenze istituzionali.

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Davvero pensate di festeggiare San Valentino, inevitabile festa dell’amore, di mercoledì, con i ristoranti intasati e la ressa delle coppiette appiccicose ad ingolfare ogni luogo che valga la pena di essere frequentato in 2? Ma anche no! 

Ecco allora che l’idea di destagionalizzare San Valentino guadagna rapidamente spazio e ragionevolezza, fino a diventare un’ottima scusa per un fine settimana fuori casa e lontani dalle ricorrenze obbligate.

Una ampia possibilità di scelta in questo senso ci viene offerta dalla capitale slovena: Lubiana, città piccola ma accogliente e ricca di atmosfera, celebra il suo Luv Fest fino al 12 marzo. 

Un festival dedicato all’amore, all’arte e al girovagare, che quindi ha le premesse per garantire un weekend che non farà rimpiangere il San Valentino differito. Il Festival si propone di chiarire che l’amore non è solo idealizzazione romantica ma anche e soprattutto tenerezza verso i genitori, i figli e la famiglia. Gioia del lavoro creativo. Fascinazione per la natura. Buonumore che scaturisce dal vino e dal cibo buoni. Dedizione all’arte. Passione per i viaggi e le nuove esperienze. Quindi non solo passeggiate romantiche, cioccolate calde degustate sui locali affacciati sul fiume con un bel plaid sulle gambe, tramonto ammirato dai camminamenti dell’antico castello. 

 
 
 
 
 
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Ma anche eventi e installazioni artistiche che brillano nel pungente freddo delle serate lubianesi, workshop per imparare a fabbricare un anello o ad usare un tornio (come in Ghost), coccole e Cupido cocktail in un hotel panoramico del centro città. 

Per un San Valentino fuori stagione e fuori sede c’è anche lo Strasbourg mon amour , il festival che si svolge nella città alsaziana dal 9 al 18 febbraio. In questo caso basterebbero già i canali stile piccola Venezia, le case a graticcio, gli scorci e le vie intorno alla cattedrale, i giardini della diga Vauban per giustificare qualche giorno in questa città dell’Alsazia. A tutto ciò si aggiungono gli eventi e le attività pensati appositamente per le coppie, i curiosi e gli innamorati, della vita o del proprio partner. 

Vertiginosa e indimenticabile viene prospettato il biglietto per il settimo cielo, ossia la piattaforma panoramica della cattedrale, collocata a 60 metri di altezza. Molto meno in alto, ma sempre vicino al settimo cielo, troviamo le terme cittadine di Strasburgo, dove rifugiarsi per fuggire dal freddo e svagarsi tra piscina esterna riscaldata, sauna, idromassaggio, hammam e grotte di sale. Ma siccome il sale mette sete, ecco che la giornata prosegue con una degustazione di champagne Epernay alla cieca in coppia al Millésime Strasbourg. Da cui uscire per godersi una crociera a due sul Reno oppure una visita guidata del centro storico dal titolo Storia d’amore a Strasburgo.

 
 
 
 
 
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Se Slovenia e Francia restano troppo fuori mano, c’è sempre l’Umbria per provare il bacio più profondo del mondo ad Orvieto. Tutto, trattandosi di profondità, ruota intorno alle antiche strutture sotterranee e in particolar modo al pozzo, quello di San Patrizio, che a dispetto delle leggende un fondo in effetti ce l’ha. 

Per celebrare l’amore per la città in tutte le sue forme, viene proposto perentoriamente: Innamorati di Orvieto! E per agevolare la scintilla ci sarà la Luna nel pozzo: una volta discesi i 248 scalini del monumento artisti e figuranti rievocheranno le coppie famose dei più grandi musical della storia e una appropriata colonna sonora farà da sottofondo alla degustazione di vini e prodotti del territorio. 

L’amore va bene, ma ogni tanto bisogna pure sfamarsi. Gli spazi sotterranei della rupe accoglieranno coppie e single con laboratori di ceramica, degustazioni di olio, vino e cioccolata. 

Ad un certo punto sarà necessario uscire a riveder le stelle, anche per assistere alla serenata alla città, messe in scena da una compagnia teatrale sui balconi delle case del centro storico.

 

 

Illustrazione di Gloria Dozio - Acrimònia Studios