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Il diavolo veste Prada 2, scritto e diretto dall’AI

Miranda, Emily e Andrea potrebbero tornare, dopo vent’anni, nella redazione di Runway. Abbiamo chiesto all’AI di immaginare 3 potenziali sequel

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Le indiscrezioni di queste settimane alimentano le speranze dei fan: Il diavolo veste Prada 2 si farà: secondo il settimanale statunitense Variety, la sceneggiatrice del primo capitolo Aline Brosh McKenna sarebbe in trattativa con Disney per un sequel in arrivo nel 2025-2026. Sicuramente il ritorno di un cult dei primi anni Duemila, che ha fatto sognare (e spaventare) aspiranti giornalisti di moda e stilisti, che si innesta però nel filone cinematografico della scarsa originalità travestita da nostalgia. Informazioni in più sulla trama non se ne hanno; qualcuno ipotizza la trasposizione de La vendetta veste Prada. Il ritorno del diavolo, secondo romanzo di Lauren Weisberger, madre letteraria di Miranda & Co.

In questo momento la fantasia può ancora correre: cosa può rivelarci l’oracolo ChatGPT sulla possibile trama?

 
 
 
 
 
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La svolta eco-friendly de Il diavolo veste Prada: Eco-Couture

Prendete una paladina della moda sostenibile, Andy Sachs (Anne Hathaway), e un drago del green washing, Miranda Priestly (Meryl Streep), fateli combattere in nome di un mondo più pulito e ne uscirà questa trama:

“Dieci anni dopo aver lasciato Runway, Andy è diventata una figura di spicco nel mondo della moda sostenibile. Ha fondato EcoChic, una testata online dedicata alla promozione della moda etica e sostenibile. Nel frattempo, Miranda continua a dirigere il suo giornale con uno stile inflessibile. Dopo un discorso di Andy sulla moda sostenibile, che cattura l’attenzione dei media di tutto il mondo, Miranda vede un'opportunità in questo campo: invita Andy a collaborare a un nuovo  progetto: Eco-Couture, una serie di edizioni dedicate alla moda sostenibile. Andy accetta l'offerta, ma si rende presto conto che Miranda è più interessata a sfruttare la tendenza della sostenibilità per aumentare le vendite piuttosto che a fare un cambiamento reale. La prima sostenuta da Nigel Kipling (Stanley Tucci), la seconda da Emily Charlton (Emily Blunt), arriveranno a uno scontro che minaccia le loro vite personali e il futuro della rivista”.

 
 
 
 
 
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La vendetta è un piatto che va servito freddo: Il diavolo vesta Prada, e non dorme mai

Lo spettatore prova una certa attrazione per i cattivi dei film, spesso neanche troppo nascosta. Se la cattiva è Miranda poi, con il suo charme tagliente e le stoccate iconiche, l’attrazione può diventare venerazione. Quasi si spera che nel sequel “vinca” su Andy:

“Dopo aver lasciato Runway, Andy è riuscita a costruire una carriera di successo come scrittrice investigativa in una delle riviste più importanti di New York: ha trovato anche un buon equilibrio con il suo fidanzato Nate. Tutto va bene fino a quando la rivista inizia a soffrire di gravi problemi finanziari, tanto che il suo editore si avvicina a Miranda Priestly per una potenziale fusione con Runway: il diavolo non ha mai dimenticato il talento di Andy e vede questa fusione come un'opportunità per riportarla nel suo mondo. Andy accetta con riluttanza, vista la precarietà del suo lavoro, convinta che questa volta riuscirà a mantenere il controllo della situazione. Tuttavia, Miranda non ha perso il suo tocco manipolativo: inizia una sottile battaglia psicologica tra le due, con Miranda che impone richieste sempre più esigenti e Andy che cerca di mantenere la sua integrità e indipendenza. Esausta, decide di affrontare Miranda apertamente, dichiarando di voler lasciare Runway per seguire la sua strada. Ammirata dalla determinazione di Andy, la direttrice riesce comunque a vincere: grazie alla sua influenza, assicura che Andy ottenga una posizione di rilievo in un'altra prestigiosa rivista, lontano da Runway, ma dove Miranda ha ancora una certa influenza. In questo modo, mantiene il controllo su Andy, anche se indirettamente: la sua influenza sarà sempre una presenza nella vita professionale della ex assistente”.

 
 
 
 
 
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Dalle stalle alle stelle: Il diavolo cerca erede

Per la serie “eri come l’oro ora sei come loro”, Andy si è trasformata in ciò che ha odiato e, sorpresa, non se ne pente:

“Anche il diavolo va in pensione: Miranda ha deciso improvvisamente di ritirarsi; Runway rimane senza una guida e rischia di perdere la sua identità. Si scatena una frenetica corsa  per l'erede al trono della moda: Andy, desiderosa di rivendicare il suo posto nel mondo della moda e decisa a riscattarsi dalle dure lezioni di Miranda, inizia a orchestrare una serie di giochi sottobanco per screditare i potenziali successori. Emily, ora project manager di una prestigiosa casa di moda europea, emerge come una delle principali contender per il ruolo. Tuttavia, Andy, con l'aiuto di vecchi contatti nel settore e di alcune strategie, riesce a smascherare una serie di problemi finanziari che minano la candidatura di Emily. Nigel, nel frattempo, tenta di rientrare nel mondo della moda come stilista indipendente di grande successo: anche per lui basterà uno scandalo farlocco per distruggere la sua credibilità e le sue aspirazioni. Con ogni contendente eliminato o compromesso, Andy emerge come la scelta ovvia per assumere il ruolo di direttore: le stesse tattiche astute, la determinazione implacabile e il desiderio di successo a tutti i costi che una volta aveva trovato repellenti in Miranda ora sono diventati parte del suo stesso comportamento.

 
 
 
 
 
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Semicitando il film, “neanche se chiamo Aline Brosh McKenna in persona riuscirò ad avere la sceneggiatura de Il diavolo veste Prada 2”: ancora per un po’ bisognerà accontentarsi di fantasticare.

 

 

Illustrazione di Gloria Dozio - Acrimònia Studios