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Cos'è l'orgasm gap?

E perché le donne etero non l'hanno superato

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“La donna ha meno orgasmi rispetto all’uomo quando si parla di rapporti eterosessuali”, tuonano varie ricerche scientifiche. Orgasm gap! In altre parole un'altra disparità tra uomo e donna. Evidentemente non erano abbastanza.

Da un rapporto Durex, famosa marca legata ai prodotti della sfera erotico-sessuale, emerge che gli orgasmi delle donne sarebbero 4 volte meno frequenti rispetto a quelli degli uomini e da una ricerca scientifica pubblicata su Archives of Sexual Behavior si legge che il 95% degli uomini etero intervistati raggiunge l’orgasmo praticamente sempre, mentre la percentuale tra le donne eterosessuali scende al 65%.

Come se non bastasse gli uomini descrivono i loro amplessi come appaganti rispetto al raggiungimento dell'orgasmo. Mentre per le donne sembra essere diverso, ammettendo di avere rapporti spesso non “soddisfacenti”. Orgasmo? Un miraggio? Dipende!

 
 
 
 
 
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Un post condiviso da Fem (@allfem)

Negli studi sopracitati l’indagine chiedeva: “Quando si hanno rapporti sessuali in generale, quante volte raggiungi l’orgasmo?” Ma non veniva fornita una definizione più specifica di cosa significhi “rapporto sessuale”. Come consuetudine si è soliti definire un rapporto sessuale pensando solo alla penetrazione vaginale, ma un rapporto sessuale non è solo questo. Esiste l’orgasmo vaginale e l’orgasmo clitorideo e non si può definire il primo di serie A e il secondo di serie B come aveva fatto il buon vecchio Freud. Nei suoi studi sulla sessualità all’inizio del Novecento, lo stimato padre della psicoanalisi, sosteneva che l’orgasmo clitorideo era tipico delle ragazze giovani mentre, l’orgasmo vaginale, si raggiungeva con la maturità. Una donna che non riuscisse a ottenere l’orgasmo vaginale a suo parere non era cresciuta del tutto ed era quindi, in qualche modo, incompleta.

Questa concezione che vedeva la donna come bisognosa del pene per raggiungere l’orgasmo definitivo continua a propagare i suoi retaggi ancora oggi nonostante sia stata ampiamente decostruita grazie a diverse studiose femministe negli anni Settanta. Ebbene sì, esistono ancora tabù e pregiudizi. Sembra che non sia così scontato per le donne avere totale dimestichezza con la propria vulva e con la masturbazione, perché le donne continuano a sentirsi inadeguate. Colpa di chi o di che cosa? La pornografia promette facili orgasmi raggiungibili al volo, ancora oggi si dice che il corpo della donna sia più complicato di quello degli uomini, e la pressante cultura del macho senza il quale le donne etero sono il nulla si fa largo nel cielo peggio dell’ombra di Batman.

 
 
 
 
 
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Un post condiviso da Dr. Laurie Mintz | Psychologist & Sex Therapist (@drlauriemintz)

Il corpo della donna non è più complesso di quello dell’uomo. Semmai, di complesso, le donne hanno il cervello. Non le parti intime. Sfatiamo quindi un mito e smettiamo di pensare che l’orgasm gap sia dovuto alla “difficoltà” del piacere femminile. In realtà sappiamo bene che quando le donne si danno piacere, la percentuale di chi raggiunge l'orgasmo cresce: con l'autoerotismo ben il 95% delle donne raggiunge l'orgasmo facilmente e in pochi minuti.

Come dicevano i vecchi saggi “chi fa da se fa per tre. Questo quindi indica che la questione ha poco a che fare con la biologia quanto, piuttosto, a come nella storia l'orgasmo femminile sia stato considerato e al ruolo giocato da aspetti sociali e culturali spesso poco inclini a sdoganarlo, spiegarlo e trattarlo alla stregua di quello maschile.

Come si chiude quindi questo gap? Ovviamente con la conoscenza, con l’educazione in particolare una migliore educazione sessuale che metta il piacere e l'autonomia corporea al centro. Partire dalle scuole per conoscere il funzionamento del corpo umano, studiando  biologia e analizzando la sessuologia, essendo la sfera sessuale una parte determinante della vita di ogni persona. Altra base fondamentale da cui partire, con sé stessi e con il partner, è la comunicazione: comunicare con il proprio corpo, per conoscerlo e capire, attraverso la sperimentazione, quali sono le parti del corpo che più generano piacere tenendo presente che ognuno è diverso dall’altro.

“Vengo anch’io”, “No tu no!”. Si, tu sì!

 

Illustrazione di Gloria Dozio - Acrimònia Studios