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Scoprire Praga con Jack Ryan, sfuggendo alla Cia e festeggiando il trentesimo compleanno della Repubblica Ceca

Come si conciliano le avventure di Jack Ryan su Primevideo con un giro turistico nella Capitale più intrigante d’Europa e con il trentennale della nascita di un nuovo Stato? Se vi siete già goduti, sgranocchiando chili di pop corn, gli otto nuovi episodi della Terza stagione e le nuove avventure di John Krasinski probabilmente lo avete già intuito. Altrimenti…

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Jack Ryan è il protagonista, tra l’altro, di tre stagioni tv, trasmesse da Primevideo, incentrate sul personaggio creato da Tom Clancy. Si tratta, i puristi del genere perdoneranno la semplificazione, di una serie a cavallo tra lo spionaggio, l’azione e la guerra, preferibilmente atomica. Inutile sottolineare che gli americani e la Cia giocano il ruolo dei buoni mentre, nell’ordine, arabi, venezuelani e russi si trovano giocoforza dall'altra parte.

Quindi non attendetevi spunti di meditazione filosofica o momenti di intenso romanticismo: sparatorie, inseguimenti, effrazioni, omicidi più o meno mirati, esflitrazioni sul filo del rasoio saranno invece le situazioni più ricorrenti, senza dimenticare la war room della Casa bianca e i sotterranei del Cremlino. Pur non eccedendo in originalità nella scelta delle dinamiche e nella conclusione delle intricate vicende, sempre a lieto fine sebbene ad un passo dall’apocalisse, le avventure di Ryan rappresentano per gli appassionati della materia un piacevole espediente per trascorrere alcune ore di fronte alla tv, apprezzando le sfumature e le ambientazioni “esotiche” di molti episodi. Che nel caso specifico ruotano con una certa insistenza intorno a Praga.

 
 
 
 
 
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Che è, come quasi tutti sanno, una delle città più affascinanti d’Europa, tanto che anche Laura e Tommaso (…. non serve specificare altro), l’hanno scelta come prossima meta del loro girovagare per il mondo. Nonostante il flusso turistico sempre crescente rischi di soffocare i settori più facilmente apprezzabili, la città ha mille e uno segreti da svelare ed angoli da esplorare, magari cercando prospettive rimaste ancora leggermente defilate o marginali rispetto ai tour organizzati.

Jack Ryan e gli altri protagonisti della serie girano spesso, sovente di corsa e con le armi in pugno, tra vicoli e strade del centro. Molto spesso è il Castello, in quanto sede della presidenza della Repubblica, a fare da sfondo, ma non mancano naturalmente il Ponte Carlo e la Piazza della Città vecchia. Tutti punti di riferimento effettivamente inevitabili durante una visita, insieme alla Porta delle Polveri e al Ghetto ebraico. Ma a cui aggiungere qualche sosta “minore”. Come ad esempio l’ambasciata italiana, che di solito si raggiunge nei casi di emergenza ma che vanta un portale monumentale di tutto rispetto ed affaccia su una strada importante del centro.

Oppure i vigneti che coprono parte della collina del Castello, all’interno dei quali vi attende Villa Richter, elegante caffè-ristorante con un panorama ineguagliabile. Non molto distante si trova la Torre panoramica di Petřín, da raggiungere con la comoda teleferica che parte dai giardini pubblici ai piedi della collina, dove si trova anche il monumento alle vittime del regime. Poco a nord della stazione della funicolare andrebbe prevista una visita al museo di arte moderna di Kampa e all’isola che porta lo stesso nome e conserva la grande ruota ad acqua di un antico mulino.

Andando invece verso sud, chi vuole uscire un po' dal centro cittadino può concedersi una escursione al castello fortificato e alla basilica medievale di Vyšehrad per ammirare il museo, i passaggi segreti e i vasti sotterranei. Una volta riusciti a riveder le stelle tornerete ad usare il Castello di Praga quale punto di riferimento per il vostro girovagare nella capitale della Repubblica Ceca, che proprio quest’anno festeggia i suoi 30 anni di vita.

Un numero di candeline piuttosto esiguo per uno Stato (e una Capitale) con una storia tanto vasta ed ingombrante, dalla Defenestrazione del 1618 alla Primavera del 1968, solo per citare gli eventi più noti. Ed in effetti il trentennio si riferisce solo all’ultima parte degli assetti istituzionali di queste contrade, ciò da quando il Parlamento della Cecoslovacchia decise lo scioglimento della Federazione e la sua suddivisione in Repubblica Ceca e la Slovacchia, a partire dal prime gennaio 1993.

Vicende che, ci spiega la Treccani, partono da lontano: nel 1918, sulle ceneri dell’Impero asburgico sorse la Cecoslovacchia, che univa i Cechi e gli Slovacchi, nonché alcune minoranze di Tedeschi, Polacchi e Ruteni. Nel 1938 la Germania nazista invase le regioni abitate dai Tedeschi e l'anno successivo occupò tutto il Paese. Alla fine della Seconda guerra mondiale la Cecoslovacchia divenne un paese comunista ma nel 1968 fu invasa dall'Urss a causa di un tentativo di liberalizzazione del regime. Dopo il crollo dell’Unione, nel 1989, i Cecoslovacchi avviarono la transizione alla democrazia ma le difficoltà socioeconomiche riacutizzarono gli antichi contrasti tra Cechi e Slovacchi, che portarono alla decisione di separarsi.

Images Acrimònia Magazine