Morgan è stato un bambino prodigio, le sue prime composizioni al piano risalgono a quando aveva 9 anni. Negli anni ’80 studia pianoforte classico al conservatorio e sceglie il suo nome d’arte in onore del corsaro gallese Henry Morgan.
Il padre si suicida per depressione e debiti. Impara a suonare anche il basso, inizia a scrivere canzoni, fonda i Bluvertigo, scioglie i Bluvertigo. Collabora con Battiato, scrive poesie, vince premi, lavora con Edoardo Bennato. Reinterpreta canzoni di Piero Ciampi, Sergio Endrigo, Umberto Bindi, Domenico Modugno, Gino Paoli.
La sua più grande storia d’amore è con Asia Argento, sembrano perfetti per stare insieme, due anime nere, si picchiano, si insultano, Morgan dichiara di fare uso di crack, Asia lo denuncia e su di lui le notizie passano da essere tragiche a comiche.
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Compone colonne sonore, scrivi libri, non paga gli alimenti, diventa il giudice di X Factor a più riprese, mette al mondo figli e continua a non pagare gli alimenti, firma come regia un’opera teatrale. Viene cacciato da Amici, poi diventa giudice di The Voice. Spesso va a Sanremo, e a Sanremo manda fuori di testa il suo partner Bugo, conduce su Rai 2 programmi dedicati alla musica, partecipa a Ballando con le Stelle e dopo alcuni anni torna di nuovo a X Factor, dove prima ancora che inizi il programma devolve una parte del suo compenso a un’associazione LGBTQIA+ dopo frasi omofobe e non lo finisce, ovviamente viene licenziato.
Che fatica essere Morgan! Deve essere veramente esausto!
Nome d’arte di Marco Castoldi milanese, nato il 23 dicembre 1972. Dalla data si capisce tutta la sua personalità. Capricorno: i colori del segno sono il nero, il grigio e i toni scuri, il simbolo è la creatura chimerica mezza capra e mezzo pesce, tenace, ambizioso, pessimista e materiale… e poi dicono che l’astrologia sia una cazzata .
Per un pelo non è venuto al mondo lo stesso giorno del figlio di Cristo, e se Morgan è definito un egocentrico pensate se fosse nato il 24 dicembre cosa sarebbe più di quello che già è? Ma alla fine chi è Morgan? Un essere puro nel vero senso della parola, è schietto, troppo schietto, dice quello che pensa senza nessun freno, è ingenuo, non segue le regole del gioco. Anzi fa di tutto per ribaltarle, e di questo gode, ride, pensa di essere furbo in realtà furbi sono gli altri che lo manipolano. Ma a Morgan non interessa niente se non il suo punto di vista.
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Potrebbe essere definito un narciso cronico dall’atteggiamento suicida. Se ne frega, non vive nel lusso, anzi sopravvive, vive nel lusso della sua cultura musicale. Ma è la cultura musicale di Morgan a essere così ampia o è la nostra cultura in generale a essere così scarsa? Tende all’isolamento perché con lui “del domani non v’è certezza”. Se lo si invita da qualche parte è ovvio che potrebbe non presentarsi o trasformare una funzione religiosa in un concerto punk. Tutti lo sanno e quindi lo dissanguano e lui si fa mungere come una vacca da latte perché si diverte. In una chat creata proprio da lui, invitando giornalisti e opinionisti dopo l’ultimo calcio in culo che ha preso a X Factor, ha dichiarato che la vincitrice della edizione appena finita, Sarafine, era già destinata alla squadra di Fedez e alla vittoria.
Indipendentemente dal fatto che possa essere vero o no, è impossibile non immaginarsi il suo ghigno di soddisfazione mentre tiene in mano il telefono e digita l’ultima “buttage” che lo riguarda, tanto per far parlare di sé, con la scusa di smascherare chissà quale segreto. Una sorta di commedia dell’arte televisiva che fa della vittima il carnefice e viceversa. Come un vero kamikaze si fa esplodere e non contento fa di tutto per trascinare nel suo folle vortice chi è vicino a lui, che sia un collega o il partner del momento.
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Insulta anche il pubblico dall’alto del suo sapere e diventa antipatico al popolo al quale risponderebbe laconico “se non hanno più pane, che mangino brioche”. Non gli interessa mandare a quel paese Ambra durante la pubblicità, fregandosene di una certa educazione da mantenere tra colleghi e non le risparmia frasi a un centimetro dal naso, infischiandosene anche del fatto che sia una donna. Per lui è più importante quello che sta dicendo rispetto a quello che sta facendo. Non gli interessa dare del depresso a Fedez, perché secondo lui sta dicendo la verità.
@la.repubblica Non poche le discussioni tra i giudici nella quarta puntata dei live di X Factor, come ha fatto notare Ambra Angiolini: “Non è un bello spettacolo quello al tavolo stasera”, frase seguita dal “è bella la retorica della lacrima” di Morgan, fischiato dal pubblico. “Morgan, lascia parlare Ambra, ti chiedo questo piacere” l’invito invece di Francesca Michielin, che per tutta risposta ha ricevuto un “ti aspetta Ivan Graziani di là, sta collaborando con Annalisa”. “Basta, Marco” la richiesta di Fedez, ma Morgan ha oramai preso il via: “Grazie Fedez, mi fai da psicologo? Sei troppo depresso per essere psicologo”. E la litigata è continuata anche fuorionda tra Ambra Angiolini e Morgan. La scena è stata ripresa dal campione olimpico Gianmarco Tamberi, che si trovava tra il pubblico. Dalle immagini è difficile capire cosa si stiano dicendo, ma dai gesti è chiaro che il tenore della lite è molto alto: alla fine della discussione Morgan si alza e se ne va.
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Non ha controllo perché non lo vuole avere. Morgan non è troppo, è il sistema che è troppo poco e qualsiasi ragionamento si possa fare su un personaggio come lui è già vecchio nel momento in cui lo si fa. Lui starà già pensando a cosa fare per risultare ancora più sfacciato ed ego riferito.
Appunto, che fatica essere Morgan!
Illustrazione di Gloria Dozio - Acrimònia Studios
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