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Lasciarsi andare allo Staycation di Estatunno per una vacanza al mare in ottobre

Come sfruttare il cambiamento climatico senza sentirsi troppo in colpa

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Stando alla narrazione prevalente e prediletta da molti media negazionisti, il clima di questi giorni, i 30 gradi registrati in numerose città, rientrano appieno nella normalità. E in effetti tutti ricordano le file ai caselli, l’intasamento della Firenze-Mare, la folla all’imbarco dei traghetti per la Sardegna, che ogni anno a metà ottobre vengono mostrati dai principali telegiornali.

Per chi invece ha un approccio differente alla realtà e inizia a preoccuparsi seriamente per le temperature anomale di quello che dovrebbe essere l’autunno – benché le foglie non abbiano ancora iniziato a cadere –, ci sono alcune alternative egualmente valide ma diversamente efficaci per affrontare la situazione. Siccome starsene a casa a farsi il sangue cattivo leggendo le prime pagine di Libero, aspettando che diventi più freddo con il plaid in mano potrebbe non risultare risolutivo, si potrebbe ipotizzare di trasformare una crisi in una opportunità, approfittando del tiepido e insolito clima di queste giornate differentemente autunnali per una breve vacanza al mare.

In un primo momento, potrebbe sembrare una scelta cinica e di scarsa consapevolezza ambientale ma… Ma se la consapevolezza ambientale ce l’avevate già, non saranno tre giorni al mare a farvela dimenticare: saprete fare ammenda del piccolo cedimento edonistico, continuando a comportarvi in modo virtuoso. Se non ce l’avevate neanche prima, non vi porrete il problema e vi godrete la spiaggia senza alcun rimorso. Che poi non è neanche detto che si debba andare al mare. Seguendo la nuova tendenza, rilevata proprio in questo periodo alla Bit 2024 di Milano, dello Staycation (ok, non suona benissimo, meglio Turismo di prossimità), si può dedicare qualche giorno alla nuova tendenza che punta ad esplorare le bellezze della propria regione o dei territori limitrofi, per scoprire mete poco conosciute, supportare l’economia locale, spendere meno e fare attenzione all’impatto ambientale del viaggio.

Naturalmente chi vive in una regione affacciata sul mare potrà fare turismo di prossimità sguazzando nelle ancora calde acque del Mediterraneo, mentre gli altri dovranno accontentarsi dei laghi e delle piscine degli agriturismi. La scelta del litorale dove assaporare gli ultimi scampoli di Estatunno dovrà in ogni caso tenere conto di alcuni fattori importanti per massimizzare la piacevolezza della seppur breve vacanza (breve perché ferie e fondi ve li siete giocati in agosto, turisti frettolosi!). Intanto sarà meglio puntare sul sud Italia, se non sulla Spagna, per essere sicuri di non ritrovarsi, una bella mattina, a scoprire che il tempo si è normalizzato e che fuori ci sono 8 gradi, mentre gli unici indumenti che avete messo nel bagaglio a mano sono canottiere, top e shorts. Altro parametro da non sottovalutare è la ridotta durata del periodo di luce: tra alba e tramonto le ore di sole si sono ridotte, quindi le piacevoli nuotate alle 19.30 potrebbero non essere più nel novero delle possibilità. Per lo stesso motivo, ossia per l’inopinato arrivo anticipato del calar del sole, sarebbe ragionevole individuare una località dotata di un qualche centro cittadino abitato e popolato anche in questo periodo dell’anno, in modo da costruirsi una alternativa e un complemento alla pur piacevole vita di spiaggia. E se poi trovate una bella sistemazione vista mare, dotata pure di una bella terrazza da cui ammirare l’anticipato tramonto ed in cui avere a disposizione un wifi piuttosto robusto, meglio ancora.

 

Allora, siete pronti a darvi allo Staycation di Estatunno?

 

Fotografie: Marco Squadroni

Illustrazione di Gloria Dozio - Acrimònia Studios