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Fare da balie a dei cuccioli lattanti è il nuovo trend per chi ama gli animali

Scordatevi il puppy yoga

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Troppo giovani (o poveri) per avere un figlio, troppo grandi per giocare con i Tamagotchi? Avete mai pensato di poter diventare la balia di piccoli cuccioli lattanti? Ebbene, c’è un corso che spiega come fare. Lo organizza domenica 23 giugno l’associazione Casaringhio di Busto Arsizio, in previsione della stagione delle cucciolate. In questo periodo in particolare i gattini rischiano di essere lasciati per strada e di ritrovarsi senza una mamma e senza latte a pochi giorni dalla nascita.

Balie cercasi

E allora è bene farsi trovare pronti. “Lo scopo è quello di creare una rete di balie in grado di occuparsi dei piccoli e non lasciarli soli in un momento così complesso” scrive su Facebook Casaringhio, che da anni si occupa di soccorrere e curare animali in difficoltà, dagli scoiattoli ai ricci, dalle lepri ai conigli.

Il corso insegna a scegliere il tipo di latte adatto per le diverse specie (per i gatti va bene solo quello in polvere), la posizione in cui tenere i cuccioli durante l’allattamento (mai quella supina) e i massaggi per stimolare i loro bisogni dopo i pasti. Le nuove balie potranno così garantire agli animali “una crescita fino allo svezzamento che consente loro di essere poi adottati o liberati nel caso di selvatici”.

Più di un trend

Quello organizzato da Casaringhio e dalla presidente Sara Vega è solo l’ultima mobilitazione in Italia per aiutare gatti neonati e animali selvatici abbandonati o malconci. Il Comune di Parma ha per esempio già proposto diverse edizioni di un corso simile per lo svezzamento dei piccoli felini, ma ci sono ovviamente svariate associazioni che se ne occupano sul territorio nazionale. Inoltre, sui social, soprattutto Facebook, il tema è molto presente, con chat, gruppi e pagine dedicate all’aiuto di cuccioli abbandonati.

Servizio e terapia

La sensazione che si prova leggendo i tanti post di SOS e aprendo le gallerie di foto (sfocate) che popolano questi luoghi di internet è di un servizio volontario che diventa però una cura reciproca. Non sarà ancora il trend più di moda sui feed patinati di Instagram – ci vuole un impegno vero, non basta ricondividere due immagini – ma allattare e curare dei cuccioli finisce per far bene non solo agli animali, ma anche alle persone che la praticano. I gattari più incalliti si affezionano a cagnolini neonati e chi mal sopportava i piccoli felini li svezza e cerca persone per darli in adozione, creando un circolo virtuoso.

Lasciateli crescere

Il momento appare anche particolarmente propizio per questo tipo di attività visto che l’ultima “moda” in fatto di animali, il puppy yoga, è stato di recente vietato dal ministero della Salute dopo le proteste di associazioni animaliste.

 
 
 
 
 
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Questa pratica, nata negli Stati Uniti, veniva considerata pet therapy e aveva preso piede anche in Italia, attirando però critiche secondo cui i cuccioli di animali avrebbero dovuto essere lasciati alle cure della madre e tenuti lontano da ambienti stressanti e da interazioni eccessive con umani sconosciuti.

Ora il ministero ha ribadito che pet therapy si intende solo un’attività con animali adulti. Tradotto: fateli crescere, se serve anche con una balia.

 

 

Illustrazione di Gloria Dozio - Acrimònia Studios