search burger
search ×

Aumenta il costo delle vacanze in Croazia, ma è tutta colpa dell’euro?

Se volevate andare in Croazia in alta stagione per spendere davvero poco, dovevate farlo 10 anni fa

Di

Come avevamo già annunciato a dicembre, la Croazia dal 2023 è entrata nell’area euro, adottando la moneta comune che tanto ha fatto discutere anche in Italia. Per i primi sei mesi dell’anno le lamentele legate all’aumento del costo della vita nel paese sono state limitate ai media croati ed a quelli di confine. Con l’arrivo dell’estate italiani, tedeschi, austriaci e molti altri sono tornati a fare le vacanze in Croazia, scoprendo un aumento dei costi che ha iniziato a fare rumore anche nel resto d’Europa.

Il nostro Corriere ha lanciato l’allarme su prezzi raddoppiati, ristoranti inavvicinabili e caffè a 1.8 euro. Rilanciando seppure brevemente l’allarme sull’effetto nefasto dell’euro sulle tasche dei vacanzieri (e forse pure su quelle dei croati). Ma davvero la Croazia è diventata una meta per ricchi dal portafoglio strabordante e per raffinati imprenditori che amano girare con il rotolo di banconote arrotolate nelle tasche dei pantaloni?

 
 
 
 
 
Visualizza questo post su Instagram
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un post condiviso da Croazia 🇭🇷 #croatiafulloflife #croatianvacation (@_croatianvacation_)

Proviamo a vedere…. Intanto sfatiamo un mito: la Croazia non è più una meta da vacanze a due soldi ormai da diversi anni. Chiaramente, andando fuori stagione, scegliendo un appartamento in affitto e cucinandosi da soli, una vacanza sulla costa croata richiede un budget decisamente inferiore di quanto necessario per la Costa Azzurra. Ma già prima dell’arrivo dell’euro il paradiso croato del low cost era ormai un ricordo.

L’analisi dei media italiani si è concentrata su alcuni fattori difficili da valutare e su altri piuttosto soggettivi, diciamo così. Denunciare che a Rovigno il caffè si paga 1,80 euro non ha molto senso. La sola costa croata, tra Rovigno e Dubrovnik, è lunga quasi 800 chilometri. Sarebbe come lamentarsi che in Italia il caffè costa 3 euro basandosi sul prezzo applicato in un bar di Trento oppure di Trapani. Ed anche il costo degli alloggi andrebbe valutato confrontando i prezzi degli ultimi anni, non volendo sparare numeri a caso. Quanto poi al fatto che “i croati vengono in Italia a fare la spesa” sembra davvero una esagerazione: probabilmente chi abita a pochi chilometri dal confine lo farà come da Vipiteno si potrebbe andare a fare benzina in Austria. Ma dubito che da Zagabria o da Dubrovnik i croati o i turisti possano farsi 800 km di strada per risparmiare 5 euro sulla spesa.

 
 
 
 
 
Visualizza questo post su Instagram
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un post condiviso da Dubrovnik Tourist Board (@experiencedubrovnik)

Già, la spesa. Stando alle denunce il costo degli alimentari è lievitato in modo folle. Per valutare ciò ci aiuta la Rete. Dove troviamo le pubblicità delle catene più diffuse, come Spar e Konzum. Questo ci permette di effettuare un esperimento, senza eccessive pretese, di fact-checking. Vediamo alcuni prodotti a caso, quelli più estivi, diciamo così. Nel volantino di Konzum troviamo: anguria 59 centesimi al kg; birra Lasko da 66cl, 99 centesimi; mele a 99 centesimi; pesche a 1,49 euro al kg; pane 2,5 euro al kg; latte fresco a 1,65 euro al litro; pasta Barilla 500gr a 1.06 euro. Spar ci propone: Pesche a 1.19; Mortadella a 8 euro al kg; patate a 2.95 al kg; olio di oliva a 5.49 al litro. Troppi numeri? Probabilmente sì. Ma da questa breve carrellata mi sembra difficile pensare che qualcuno possa fare ore di viaggio per venire in Italia apposta per fare la spesa.

Quindi possiamo concludere che la vacanza in Croazia non è diventata più cara? Decisamente no. Lungo la costa, stando alle mie fonti sul posto, i parcheggi blu sono totalizzanti e costano facilmente 10 euro al giorno. Anche questi, peraltro non poi così cari rispetto ai nostri. Alcune attrazioni hanno biglietti di accesso sproporzionati: il giro delle mura di Dubrovnik costa 35 euro a persona (ma già 7 anni fa i turisti si lamentavano del costo troppo elevato) mentre l’accesso ai laghi di Plitvice viene 40 euro a persona.

 
 
 
 
 
Visualizza questo post su Instagram
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un post condiviso da Plitvice Lakes National Park (@plitvicelakesnp)

Sugli alloggi, come dicevamo, è difficile fare confronti attendibili ma per una piazzola tenda in un bel campeggio con vista sull’isola di Korcula servono almeno 80 euro a notte, che diventano oltre 200 per un bungalow.

In conclusione, se volevate andare in Croazia in alta stagione per spendere davvero poco, dovevate farlo 10 anni fa. Ormai quel battello è salpato!

 

 

Illustrazione di Gloria Dozio - Acrimònia Studios