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ARTYGRAM: @pink_bits

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artygram

Una sessualità liberata

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Questo nuovo episodio di ARTYGRAM ha come protagonista l'illustratrice e graphic designer Christine Emily Yahya.

La sua arte si esprime attraverso un'intima riscoperta del proprio corpo, o meglio del corpo femminile in tutte le sue forme e "difetti".

Le illustrazioni sono un manifesto di libertà e raccontano come ci si sente ad abitare un corpo che a volte non ci piace. Christine è diventata portavoce di una causa femminile cercando di spiegare, con linee fluide e ironiche, che non c'è nulla disbagliato, che la masturbazione, le mestruazioni o il seno troppo piccolo non sono motivo di vergogna.

Con la sua semplicità, è stata in grado rendere visibile tutto ciò che ogni donna tende a nascondere. Si esprime attraverso donne diverse, con tatuaggi, capelli o sulla sedia a rotelle. Le troviamo abbracciate, danzando spensieratamente o per mano, perché non ci sono differenze se si è dalla stessa parte. Altre volte, tuttavia, disegna corpi femminili in momenti di solitudine, riscoprendo l'essenza dell'essere donne.

Scene di vita privata mai raccontate, un disegno che delinea corpi nudi non standardizzati, che quasi ci turbano, perché nessuna donna è mai stata libera di condurre il gioco da sola o di mostrare i suoi chili in più senza sentirsi in colpa. L'obiettivo dell'illustratrice australiana è proprio quello di farci riflettere sulla verità e sull'autenticità, non c'è spazio per coloro che hanno paura di guardare e riconoscere loro stessi.

Il colore fa parte dell'identità del suo stile artistico, che trova la sua massima espressione nel gioco di sfumature di rosa, marrone e giallo della pelle delle donne, in contrasto con sfondi forti con blocchi color denaro che danno rilevanza al protagonista, ovvero il corpo.

 
 
 
 
 
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When you’re out of batteries, so you have to resort to a good old fashioned, hand made Orgasm 💦 ✨ . . . #pinkbits #illustration #feminist #representation #diversity #pastel

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Infine, ciò che vorrei sottolineare è la tendenza a vivere in un mondo filtrato da immagini fittizie, che si sono appropriate dei nostri volti, corpi e tutto ciò che rappresenta la tanto blasonata perfezione: labbra carnose, naso francese e seno abbondante (solo per citarne alcuni). 

Per una volta, tuttavia, attraverso l'arte e il disegno, qualcuno ci ha ricordato che la normalità è imperfetta e che non c'è nulla di cui vergognarsi.

 
 
 
 
 
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I miss you & your butt: the horny poem of 2020 🍑✨ . . . #pinkbits #illustration #feminist #representation #diversity #pastel #lingerie #bodyhair #bootypimples

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