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La cena di San Valentino: il 14 febbraio tra farina di insetti e teschi sul vino

Attenzione, contiene ironia, assumere con moderazione

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Il fatidico 14 febbraio si avvicina e, anche se nel 2023 la ricorrenza di S.Valentino cadrà di martedì, un qualche tipo di festeggiamento molte coppie vorranno regalarselo. Ma coloro che sceglieranno un bel ristorante per l’annuale festa degli innamorati dovranno quest’anno tenere gli occhi ben aperti e puntati su piatti, bicchieri e bottiglie, perché “i burocrati al soldo della Von Der Leyen” (come affettuosamente vengono indicati tutti coloro che a qualunque titolo assumono decisioni nell’Unione europea) hanno deciso che dobbiamo mangiare gli insetti. Non contenti di ciò, i burocrati al soldo… hanno anche deciso che dobbiamo scrivere sulle etichette dei nostri pregiati vini che quel nettare prelibato uccide, probabilmente tra atroci sofferenze.

Quindi, quando il cameriere vi servirà il piatto che avete ordinato, controllate bene che non ci siano insetti vivi, secchi o ridotti in farina ad insaporire la pietanza. Ma fate attenzione, perché i burocrati europei sono subdoli e la presenza di vermi e cavallette potrebbe essere ben dissimulata. Non così bene da sfuggire agli accorti osservatori delle vicende del mondo che popolano il web ed anche molti bar delle nostre città. Costoro hanno infatti scoperto e diffuso in rete verità indicibili. Nel senso che sarebbe stato proprio meglio tacerle. Ma ormai è tardi. E così, con tanto di foto sgranate, è stato mostrato al mondo che nel Panbauletto ci sono gli insetti, senza che nemmeno il produttore abbia avuto il coraggio di indicare esattamente quali.

 
 
 
 
 
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Un post condiviso da Sky tg24 (@skytg24)

Una volta verificato che sulla confezione c’era scritto tutt’altro, gli accorti osservatori hanno sparato più in alto, elaborando una lista di effetti deleteri della imposizione degli insetti quale nostro cibo del futuro… Purtroppo la lobby dei produttori di cavallette è molto potente e vanta amicizie eccellenti!

Ecco quindi che grazie alla sommaria lista pubblicata sui social da profili di indubbia credibilità scopriamo come la farina di insetti sarà presente, tra l’altro, “nella frutta a guscio e nei semi oleosi”. Possiamo facilmente immaginare i burocrati di Strasburgo chini sulle loro scrivanie ad inserire farina di cavallette all’interno delle noci e dentro i semi di lino. Così, tanto per il gusto di farci un dispetto e per vedere se davvero qualcuno è allergico agli insetti. La lista si conclude con una avvertenza che lascia stupefatti: gli animali da carne, quelli che poi mangiamo, potranno essere alimentati con la farina di insetti. I polli, che di solito si cibano di insetti vivi, ne saranno molto contrariati e forse svilupperanno allergie.

 
 
 
 
 
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Un post condiviso da Pazienti.it (@pazienti)

Tornando alla cena di San Valentino, non crediate di poter sfuggire da questi pensieri sugli ingredienti del manicaretto che avete di fronte servendovi un generoso calice di vino. Guai!

I “burocrati al soldo della Von Der Leyen”, sobillati da quegli ubriaconi degli irlandesi, imporranno etichette catastrofiche e spaventose sugli effetti dell’abuso di alcol sulla salute. Cancellate quindi dalla mente le parole dei nonni che suggerivano di dissetare i bambini con generose sorsate di vino rosso. Scordatevi quelle belle etichette frutto di mesi di lavoro dei più prestigiosi studi di marketing. Troverete soltanto teschi e tibie incrociate sulle bottiglie, alternati a messaggi minatori che vi faranno passare la sete e la voglia di bere. Di bere qualsiasi cosa, dato che anche i rischi di un eccessivo consumo di acqua minerale sono stati fortunatamente denunciati da importanti uomini politici.

 
 
 
 
 
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Un post condiviso da Sara Petrangeli (@sarapetraillustration)

Per godervi davvero il romantico pasto, dotatevi dunque di un microscopio per analizzare ogni chicco di riso, seme di soia e molecola di condimento ma non scordate una etichetta adesiva, ottimista, colorata e ammiccante, per coprire la Jolly Roger che deturperà la pregiata bottiglia scelta dal menù: ricordatevi però di scegliere un vino che si accompagni bene a larve e cavallette, non vorrete mica rovinarvi la cena! 

Image Roman Kraft on Unsplash