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Un weekend in Umbria alla scoperta di antichi castelli, palazzi e giardini

Domenica 21 maggio, visite gratuite per la giornata delle dimore storiche

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Se ancora avete bisogno di uno stimolo per aprirvi alla Meraviglia dell’Umbria, regione del Centro Italia carente in fatto di spiagge e coste ma doverosamente fornita di tutto il resto, il programma del 21 maggio, giornata delle dimore storiche, potrebbe darvi il giusto incentivo.

Nella penultima domenica di questo mese, infatti, antichi castelli, rocche, parchi e giardini, perlopiù privati e usualmente chiuso al pubblico, vengono invece resi visitabili. Ed anche a titolo gratuito.

Ecco quindi che i cancelli della Abbazia di San Crispolto al Piano (Bettona), del Castello di Monticelli (Marsciano), della tenuta La Goga (Castel Rigone di Passignano), del Palazzo di Sorbello (Perugia), del Palazzo Tempestivi – de Petra (Montefalco), di Villa Sant’Angelo in Panzo (Assisi), di Casa Menotti (Spoleto), di Villa Pianciani (Spoleto), di Villa Cesari Tiberi (Montevibiano vecchio), del Castello di Postignano (Sellano), del Castello del Poggio (Guardea) si spalancano di fronte ai viaggiatori più curiosi e appassionati di storia, di storie e di meravigliosi paesaggi.

 
 
 
 
 
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Ognuno di questi luoghi ha un passato ricco e travagliato, che merita di essere scoperto con calma, prevedendo soste, anche gastronomiche, e momenti di relax per meditare sui secoli che quelle pietre hanno visto passare e sugli avvenimenti, spesso cruenti, di cui sono state testimoni. E non è un modo di dire! L’Abbazia di San Crispolto fu costruita nel 720 d.C. costruita dai Benedettini e vanta una tra le più antiche cripte della regione. Il Castello di Monticelli fu una fortezza di confini dell'Impero romano d'oriente fino al 774 e poi monastero benedettino fino al 1470.

Il Castello di Postignano fu eretto tra il IX e X secolo lungo un'importante strada che collegava Spoleto, Foligno, Norcia ed Assisi. Danneggiato dal terremoto e già spopolato è stato classificato monumento di interesse storico-artistico dal Ministero dei Beni Culturali e ben ristrutturato. La Goga era un palazzo di campagna legato all’attività agricola, che dalla ristrutturazione del XVII secolo ha ereditato la forma del tutto particolare. Alla fine del XIX secolo la tenuta entrò nei possedimenti dell’industriale Ferdinando Cesaroni nell’ambito di un vasto progetto di espansione e di ammodernamento agrario che comprendeva diverse proprietà nel comprensorio del Trasimeno.

 
 
 
 
 
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Le visite si possono e si devono prenotare, ma ciò nonostante non vi sarà possibile, per motivi di tempo, visitare più di due o tre dimore storiche. Meglio quindi armarsi di Google maps e organizzare un percorso ragionato che vi eviti di trascorrere troppo tempo in auto e che prevede una ampia pausa per il pranzo, essendo il buon cibo ed anche il buon vino punti forti delle verdi terre umbre.