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Quando bannare non basta, si può sempre dannare: il Castello Vudù di Strasburgo

Scoprire il Castello Vudù di Strasburgo

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Ci sono dei casi in cui bloccare e bannare una persona non è sufficiente. A volte perché il soggetto in questione è estremamente seccante. Altre perché è anche piuttosto insistente. Altre ancora perché ci va così e basta.

Quando le soluzioni tecnologiche più o meno brutali non funzionano bisogna ricorrere a rimedi antichi ma efficaci, nati prima ancora dell’invenzione del modem. Passare dunque dal bannare al dannare. E ad uno di questi rimedi è stato dedicato addirittura un museo, nella accogliente quanto affascinante città alsaziana di Strasburgo.

Si chiama evocativamente Chateau Vodou ed è la raccolta più grande del mondo di oggetti e strumenti vudu africani. Come ci hanno insegnato i film di 007, il Vudù è una religione che comprende un vasto campo di pratiche, rituali e credenze. Proviene dall'Africa occidentale e affonda le sue radici più precisamente nell'antico regno del Dahomey. Originariamente questa pratica mirava a curare le malattie e a mantenere l'armonia tra il mondo visibile e terreno e quello invisibile delle divinità e degli antenati. Ovviamente di tutto questo a noi sono arrivate – causa semplificazioni cinematografiche - solo le bamboline trafitte dagli spilloni per procurare dolori lancinanti ai malcapitati destinatari di tanto risentimento.

 
 
 
 
 
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Gli oltre 1200 oggetti raccolti dai fondatori del museo, Marc e Marie Luce Arbogast, hanno trovato una loro degna collocazione in una ottocentesca torre dell'acqua costruita dall'architetto berlinese Johann Eduard Jacobsthal. L’edificio, che serviva da serbatoio per rifornire le locomotive a vapore ed è rimasto vuoto e abbandonato per vari decenni, è stato costruito sui resti di un cimitero romano, tanto per restare in tema di maledizioni e rituali arcani!

 
 
 
 
 
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Una atmosfera da godersi in maniera ancora più completa scegliendo la visita notturna che un venerdì al mese permette di scoprire i meandri di questa pratica religiosa con la sola luce di una torcia. Oppure la serata Omicidio al museo, un gioco di ruolo che si svolge all’interno della struttura prendendo spunto dagli oggetti, spesso inquietanti, esposti nelle sale della torre.

Image Vincent NICOLAS on Unsplash