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Perché la meditazione è diventata un trend?

Si chiama “Mcmindfulness: come la mindfulness è diventata la nuova spiritualità del capitalismo”. Ecco il libro in cui lo studioso Ronald Purser denuncia l’uso della meditazione come mero antistress.

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Arriva da San Francisco il termine McMindfulness. Coniata dal professore Ronald Purser, la parola mette in discussione l’autenticità e l’integrità della meditazione in Occidente. 

La pratica meditativa, oggi diffusa in modo capillare, ha radici profonde nelle tradizioni spirituali e filosofiche orientali, come il buddismo, e sul dizionario Treccani viene definita “​​concentrazione della mente nella speculazione e contemplazione di verità religiose, o di problemi filosofici o morali”. Tra big corporate, social media, applicazioni e libri dalla credibilità precaria è improbabile non averne mai sentito parlare. 

 
 
 
 
 
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Ma di che cosa si tratta? La parola meditazione deriva dal latino “meditatio”, e il suo significato è riflessione, pensiero, pratica, esercizio. 

È di fatto un modo per esercitare la mente. L’obiettivo è rilassarsi e raggiungere una maggiore consapevolezza di sé.

Ecco però che viene messa a nudo la spregiudicatezza dell’approccio occidentale. Purser inventa la parola McMindfulness. Un termine che richiama l’associazione con l’azienda McDonald’s e suggerisce l’idea di qualcosa di veloce e superficiale. La McMindfulness mette l’attenzione sulla potenziale ed effettiva commercializzazione della pratica della consapevolezza.

Secondo il pensiero più critico, la McMindfulness riduce la Mindfulness a un esercizio superficiale di benessere personale che promuove soluzioni rapide e semplicistiche, anziché un’autentica comprensione e pratica della consapevolezza. 

Questo rischio di commercializzazione porta quindi a svuotare la Mindfulness del suo significato più profondo. Il risultato: un prodotto da consumare piuttosto che uno stile di vita. 

Uno dei punti fondamentali su cui si fonda la critica è la semplificazione. L’eccessiva approssimazione con cui viene approcciata la pratica porta alla perdita del reale significato.

L’analisi di Purser esorta quindi a una maggiore conoscenza della portata della meditazione. Con l’aria che tira, specie in questa parte del mondo bombardata da violente raffiche di superficialità, non è neanche così banale.

 

 

Illustrazione di Gloria Dozio - Acrimònia Studios