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Se lo Strega premiasse le classifiche di Amazon libri

Ieri la finale dell’ambito premio letterario, vinto da Donatella Di Pietrantonio. E se i finalisti fossero stati gli autori dei libri più in tendenza su Amazon?

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Al Museo Etrusco di Villa Giulia di Roma, ieri sera si è svolta la finale della LXXVIII edizione del Premio Strega, che ha visto trionfare Donatella Di Pietrantonio con L’età fragile, edito da Einaudi. Alle spalle Dario Voltolini con Invernale (La nave di Teseo), Chiara Valerio con Chi dice e chi tace (Sellerio), Raffaella Romagnolo con Aggiustare l’universo (Mondadori), Paolo Di Paolo con Romanzo senza umani (Feltrinelli), chiude Tommaso Giartosio con Autobiogrammatica (Minimum Fax). Non la solita cinquina bensì una sestina: il regolamento, infatti, obbliga ad aggiungere un libro pubblicato da un editore medio-piccolo qualora i finalisti siano tutti editi da grandi editori.

 
 
 
 
 
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Che i libri purtroppo non muovano punti di share è risaputo, lo dimostra la messa in onda su Rai 3 alle 23 e la scarsa pubblicità dell’evento. A svegliare chi è rimasto incollato alla tv ci ha pensato Geppi Cucciari supportato da Pino Strabioli, miracolosamente riconfermata dopo il Sangiulianogate della scorsa edizione. Più che un sassolino dalla scarpa, sembra essersi tolta una montagna, nonostante (o proprio a causa) dell’assenza delle istituzioni: reduce da uno spumeggiante Taormina Book Festival, il Ministro della Cultura ha infatti preferito declinare l’invito alla premiazione dello Strega.

 
 
 
 
 
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Ci siamo già domandati se i premi della critica hanno ancora senso di esistere in un settore, quello dei libri, in cui le scelte del lettore in libreria sono sempre più autonome da un’autorità critica e sempre meno libere dalla logica del più venduto o più instagrammabile.

Immaginiamo quindi di giocare al fantaStrega, in cui il regolamento non prevede che la cinquina finalista sia espressione di una giuria critica di esperti, bensì delle classifiche degli autori italiani di narrativa più venduti in Italia. E siccome oggi una buona fetta del mercato editoriale passa per Amazon, chi sarebbero i finalisti secondo la più grande piattaforma di e-commerce del mondo?

 
 
 
 
 
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#5 Roberto Vannacci con Il mondo al contrario

“La RISCOSSA del BUON SENSO”; Libro verità!”: se questo è il tenore dei commenti, siamo indubbiamente di fronte a un bestseller che, anche grazie al caso mediatico derivatone, ha traghettato l’anonimo generale dai vertici dell’esercito all’aula di Strasburgo. Per alcuni una vera e propria rivelazione, tanto da spingerli a creare un comitato culturale omonimo, intenzionato, citando il loro sito, “a dare un seguito ai contenuti dei dodici capitoli del libro scritto dal generale”: il manifesto c’è già, a quando la forma partitica?

#4 Gianluca Gotto con Quando inizia la felicità

“Rassicurante come una tazza di tè in un freddo pomeriggio di pioggia”, concettuale e spirituale già dalla copertina, più che un libro è una “raccolta di domande”, un prolungamento naturale del suo blog Mangia Vivi Viaggia. Si interroga su buddismo, paternità; dà consigli per inseguire la felicità e dove cercarla: per i suoi lettori, un libro non banale, perfetto ma soprattutto meraviglioso (si perde il conto delle volte che appare questo commento sotto il suo libro).

 
 
 
 
 
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#3 Matteo Bussola con La neve in fondo al mare

Tema centrale di questo romanzo edito da Einaudi è la fragilità adolescenziale e il rapporto con i genitori. Tema, la fragilità in generale, non estranea all’autore veronese: raccontata dal punto di vista femminile in Il rosmarino non capisce l’inverno, da quello maschile, inusuale e privo di stereotipi, in Un buon posto in cui fermarsi. Consigliato da docenti e bibliotecari come lettura perfetta per i ragazzi, stando ai commenti su Amazon è impossibile non piangere leggendolo.

#2 Milena Palminteri con Come l’arancio amaro

L’esordio di un’autrice siciliana, per una vita intera nascosta tra gli archivi notarili dove ha trovato e salvato storie del passato. Ambientato tra gli anni Venti e Sessanta del Novecento, questo romanzo intreccia le vicende di tre donne in lotta per l’emancipazione, “in un mondo che vorrebbe scegliere al posto loro”. Pubblicato a giugno 2024, in solo un mese si è aggiudicata la medaglia d’argento di questa prima edizione del fantaStrega.

#1 Donatella Di Pietrantonio con L’età fragile

Piazzata tra le top 5 ben prima della premiazione di ieri sera, il primo posto è merito anche di chi, questa mattina, ha già messo il suo romanzo nel carrello Amazon. Una storia ambientata nell’Abruzzo dell’autrice, il romanzo parla di radici e violenza domestica, temi cari alla Di Pietrantonio. Nonostante il prestigioso premio, dai commenti emerge un giudizio diverso, meno brillante rispetto agli altri romanzi della stessa scrittrice.

 
 
 
 
 
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Un post condiviso da Matteo Bussola (@matteo.bussola)

Nell’universo parallelo del fantaStrega, chissà se il risultato sarebbe stato diverso o in linea con la realtà.

 

 

Illustrazione di Gloria Dozio - Acrimònia Studios