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Parigi val bene un Trottinette: il referendum sui monopattini e la cultura della mobilità condivisa

Stop al noleggio dei monopattini elettrici

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Spostando l’attenzione, solo per un giorno, dalle proteste contro la riforma delle pensioni, Parigi ha scelto di mettere fine al noleggio dei monopattini elettrici. Con uno dei quei momenti di democrazia diretta che noi vediamo di solito nei film americani, negli episodi dei Simpson e in altre selezionate occasioni (per qualche motivo antropologico consultazioni popolari così specifiche in Italia si svolgono molto raramente) i parigini hanno infatti votato per l’eliminazione del noleggio dei piccoli, silenziosi ma insidiosi mezzi di mobilità leggera.

Hanno votato in pochi, è vero, ma non essendoci un quorum la schiacciante maggioranza che ha optato per cessare il noleggio ha ottenuto il risultato sperato, mettendoli al bando. Resterà la possibilità di circolare con quelli privati, che pare non potessero essere vietati dalla Città di Parigi. E che evidentemente vengono ritenuti meno numerosi, meno fastidiosi o meno invadenti di quelli a noleggio. Dal primo settembre dunque le tre società di sharing dei trottinettes, Lime, Dott e Tier Mobility dovranno prendere atto che la città governata dalla sindaca Anne Hidalgo ha scelto di fare a meno dei loro servizi.

 
 
 
 
 
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Un post condiviso da Corriere della Sera (@corriere)

Con il voto contro i monopattini condivisi, sembra motivato dallo scarso senso civico dei conducenti unito all’abbandono dei mezzi in luoghi non del tutto appropriati, Parigi inverte una tendenza di cui invece è sempre stata pioniera, quella appunto dei veicoli condivisi. Con decenni di anticipo rispetto all’Italia, la capitale francese ha infatti introdotto una ampia scelta di véhicules partagés, da utilizzare per ridurre l’uso dei veicoli privati e facilitare la circolazione nella grande capitale, riducendo traffico e inquinamento.

Tutto è iniziato con il Vélib (ai francesi piacciono molto le abbreviazioni), la flotta di biciclette condivise che dal 2007 (quelle tradizionali, dal 2018 le elettriche) sono state messe a disposizione del pubblico, arrivando nel 2022 a 300mila abbonati al servizio. C’è poi Mobilib', il servizio di condivisione di automobili gestito da Communauto, Getaround e Ubeeqo. Al noleggio a brevissimo termine, anche solo 30 minuti, di utilitarie elettriche ci pensa Clem', che dispone di svariate decine di veicoli in giro per Parigi. Anche gli scooter, elettrici e a benzina, possono essere condivisi ed utilizzati per pochi minuti o per mesi interi, attraverso i servizi di Troopy, Cityscoot, Yego e Cooltra.

 
 
 
 
 
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Un post condiviso da Agnieszka (@agotta_fotografia)

Insomma, non di avversione verso le nuove forme di mobilità si tratta ma di mal disposizione verso un utilizzo poco urbano del mezzo. Una situazione che probabilmente si è registrata anche a Roma, dove già da un anno sono stati annunciati nuovi limiti sui monopattini elettrici, con la riduzione del loro numero complessivo, la riduzione della velocità massima, l’imposizione di targhe identificative per poter multare i fenomeni e l’obbligo di riconsegna in punti precisi senza più la possibilità di mollarli dove capita, marciapiedi e acque del Tevere compresi

Image Jonas Jacobsson on Unsplash