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Padre Justin: il primo prete AI ha già perso l’abito

L’intelligenza artificiale può fornire risposte sensate anche in campo teologico? Alla fine pare di no, anche se…

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Nemmeno nelle migliori puntate dei Simpson, a mia memoria, il reverendo Timothy Lovejoy era arrivato a tanto. Ed invece, a quanto pare, quelli di Catholic Answers, un’organizzazione dedita all’evangelizzazione cattolica negli Stati Uniti, si sono spinti oltre l’immaginabile, pensando di riuscire a dare riscontro alle migliaia di domande di stampo teologico rimaste senza risposta attraverso l’intelligenza artificiale. Creando quindi un padre virtuale, tale Justin, pronto ad affrontare raffiche di dubbi religiosi ed esistenziali sparate da fedeli in crisi e atei desiderosi di mettere alla prova il prete chatbot.

Il religioso 4.0, per come veniva presentato, aveva un passato quasi umano e si interfacciava col pubblico attraverso una sorta di avatar. Un vero appartenente al clero, residente ad Assisi: quale posto migliore per collocare un prete, in effetti? Una scelta, quella di Christopher Check, presidente di Catholic Answers, che mirava a “trasmettere conoscenza e autorità. Ed anche ribadire il rispetto che tutti noi di Catholic Answers nutriamo per il nostro clero”.

@lewbergermusic Seymour explains the AI priest #fyp #foryou #comedy ♬ original sound - lewberger

Il problema è nato quando Padre AI ha iniziato a rispondere alle domande, basandosi sui bagaglio di libri e testi sacri che dovrebbero essere alla base della religione in questione. E così, senza i filtri dell’umana comprensione e dell’assoluzione un tanto al chilo, Padre Justin avrebbe iniziato a rispondere alle domande dei fedeli in modo non molto gradito, sia per i modi che per la sostanza di quanto indicato. E avrebbe anche sconfinato, credendosi forse un vero prete, nel campo dei sacramenti, proponendo confessioni e facendo confusione tra acqua santa e Gatorade (ndr. qui forse ci hanno messo lo zampino gli sponsor).

L’onnipresenza dell’intelligenza artificiale, che venditori di fumo e spacciatori di aria fritta vorrebbero proporre come soluzione per ogni tipo di problema che affligge l’umanità, dai complessi interventi chirurgici alla pace tra le Nazioni, ha colpito anche in ambito teologico, finché non si è scontrata, strano paradosso, con la cruda realtà.

È stato allora necessario un rapido passo indietro da parte di Catholic Answers, che ha preso atto dell’impatto non del tutto positivo di Padre Justin sui fedeli ed ha deciso di riportarlo allo stato laicale. Niente più abito talare, per evitare che “il personaggio distragga dall’importante scopo della domanda, che è quello di fornire risposte valide a domande sulla fede cattolica”. L’interlocutore a cui sottoporre tutti i dubbi sulla fede è quindi diventato solo Justin, con la specifica che non si è mai trattato di un vero prete.

Chissà, prima del ritorno allo stato laico, quanti danni avrà fatto l’intelligente artificiale. Possiamo immaginare Homer che evita la messa della domenica: “perché me l’ha detto Padre Justin”.

O altri americani, la cui fede non è proprio solida come la roccia, inventarsi bizzarre teorie e abitudini da “moderni credenti” facendo riferimento alle risposte strampalate ma umanamente utili dell’AI versione Salmi e Vangeli.

 

 

Illustrazione di Gloria Dozio - Acrimònia Studios