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NOSTALGIA BOX: Buffy, che ha ucciso vampiri e stereotipi

Buffy The Vampire Slayer è stata una delle serie che ha letteralmente anticipato i tempi e ancora oggi il suo spirito femminista ci affascina

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Una delle abitudini che ho acquisito (come molte di voi credo) durante questi folli mesi di lockdown è quello di passare le serate a fare maratone televisive di serie più o meno nuove.

Un'attività che ho portato avanti anche in questa estate italiana, perché è bellissimo poter uscire e stare all'aria aperta ma in certe giornate vorresti rotolare in una cripta causa caldo soffocante.

E l'estate è perfetta per l'horror, per il fantasy, per l'evasione, dunque su consiglio del mio bff (grazie Joe), ho iniziato a vedere una delle serie cult degli anni '90: Buffy, The Vampire Slayer, andata in onda nel nostro paese su Italia Uno dal 2000 al 2005.

Da persona nata negli anni '90 trovo che ci sia qualcosa di estremamente confortante e nostalgico nelle serie ambientate in quel periodo e all'inizio degli anni 2000, ma Buffy è molto di più.

Può sembrare incredibile, ma una serie concepita nell'ormai lontano 1992 ha avuto e ha ancora un valore estremamente rivoluzionario e sovversivo.

Buffy è stata creata da Joss Whedon, noto ai più per essere il “padre” degli Avengers, con un'idea ben precisa: prendere il classico trope della ragazza bionda e un po' frivola che nei film horror si avventura incautamente in un vicolo oscuro e viene uccisa subito dal serial killer/mostro di turno e sovvertirlo, rendendola un'eroina forte, capace di combattere e badare a se stessa. Whedon è stato anche ispirato dalla figura di sua madre, Lee Stearns, una femminista convinta, che ha cresciuto il figlio da sola, dopo il divorzio dal marito. Il suo è prima di tutto un omaggio alla forza e all'energia femminile.

 
 
 
 
 
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Here are our top 5 lessons that Buffy the Vampire Slayer taught us! #BuffySlays20

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Dunque all'inizio della serie troviamo la giovane Buffy, interpretata dalla luminosissima Sarah Michelle Gellar, che si è appena trasferita nella cittadina di Sunnydale e tenta di integrarsi nella scuola, dove stringe amicizia con la tenera e un po' nerd Willow (Alyson Hannigram) e il goffo latin lover fallito Xander (Nicholas Brendon). In superficie Buffy rappresenta lo stereotipo della classica ragazza popolare da teen drama: bella, bionda, desiderosa di vita sociale e amori, attenta alla moda, disinteressata allo studio.

In realtà vive un perenne conflitto interiore: ultima in una linea di slayers, cacciatrici di vampiri, che a Sunnydale, città dal nome solare, ma in realtà situata sopra la bocca dell'inferno, proliferano, insieme a una quantità di altre creature demoniache, deve tenere la sua identità nascosta, persino alla madre e bilanciare una vita da teenager con continue battaglie contro nemici sempre più temibili. Guidata dal bibliotecario e mentore Giles (Anthony Head) Buffy passa dall'essere una ragazza riluttante nell'accettare il suo destino a un'eroina che sa prendersi le  proprie responsabilità.

 
 
 
 
 
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(7x11) the most iconic girlie out there...she is the BLUEPRINT!!! #buffythevampireslayer #btvs #buffysummers

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Buffy rappresenta quel prototipo di eroe titanico, prettamente maschile, che vive portando sulle spalle il peso del mondo, spesso in silenzio e che dimostra in ogni situazione indipendenza, forza (fisica e non), che soffre e vive tormenti intensi, che si innamora, ma che sa bastare a se stessa.

E tutto questo rimanendo una ragazza che sa affrontare la vita con humor e con delle trendyssime minigonne tipicamente anni '90. Ha superato gli stereotipi in un modo quasi casuale, con una grande naturalezza diventando la rappresentante di un femminismo molto contemporaneo.

Così contemporaneo da aver ispirato una serie infinita di fumetti, romanzi, spinoff (alcuni ancora adesso forse in produzione) e addirittura i cosiddetti Buffy Studies: si tratta infatti della serie che ha la maggior quantità di studi accademici a riguardo (oltre 200), con persino dei corsi universitari dedicati.

 
 
 
 
 
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Buffy The Vampire Slayer variant for Issue 12! ✨

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Un'altra tematica molto attuale è quella della mascolinità non tossica, esemplificata dal personaggio di Giles, prototipo maschile di pacatezza e cultura, che diventa per Buffy una sorta di figura paterna, sempre molto attento a trattarla come una persona fatta e finita, con i suoi bisogni e sentimenti e da Angel, primo tormentato amore di Buffy, un vampiro che si pente del proprio passato di sangue e mostra una sensibilità che stereotipicamente sembra quasi più femminile.

 
 
 
 
 
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E poi non possiamo assolutamente dimenticare l'incredibile contributo alla rappresentazione LGBT+ (spoilerrrrr): Willow, inizialmente insicura e fragile, realizza di essere una strega estremamente potente e quasi di pari passo, realizza la propria omosessualità, iniziando una relazione con l'amica Tara.

Anche se sembra paradossale, all'epoca la presenza di personaggi omosessuali e per di più femminili, in serie mainstream era ancora molto esigua (e ancora oggi la situazione è diciamo, migliorabile) e questa scelta è stata accolta dai fan positivamente ma anche con tante resistenze, eppure nonostante tutto Whedon non ha mai voluto tirarsi indietro ed è quasi significativo abbia reso uno personaggi più significativi e potenti della serie un membro della comunità LGBT+.

 
 
 
 
 
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my favorite couple in the world

Un post condiviso da nath aka buffysdawn (@buffysdawn) in data:

Se amate le tematiche femministe ma anche l'avventura, l'evasione e why not, l'umorismo anni '90, è una visione perfetta per l'estate.

Scopri gli scorsi episodi di NOSTALGIA BOX.