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Milano Design Week: tutti fenomeni

Esperti di arredamento, ingegneri dell’ultima ora e designer della strada. Più fuori del Fuorisalone.

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Il gran carrozzone del Salone del Mobile, proprio in questi giorni, sta sfoggiando il suo sorriso migliore per le vie di Milano

Il fermento del primo giorno a Rho Fiera è stato molto simile alla riapertura delle città post primo lockdown. Con la differenza che la gente voleva entrare invece che uscire. Tutti lì in fila, con il loro bel pass alla mano, buyer per lo più in giacca e cravatta pronti a far fatturare le aziende internazionali per cui lavorano. 

E se in fiera si muove il business, al centro di Milano si muove la movida, sempre per citare un arcaico termine preso dai tempi del Covid. Il Fuorisalone è il sogno dei Wannabe e degli studenti che possono fare aperitivo, possibilmente in una bella location, finalmente senza spendere un euro. 

 
 
 
 
 
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Feste, festini, eventi ed eventini. Ma com’è davvero la gente che orbita intorno al Fuorisalone? Nient’altro che la fotografia dell’italiano sui social, che se durante l’anno è tuttologo, durante questa settimana è assolutamente esperto di design. 

Citano nomi altisonanti tipo Ettore Sottsass, Gio Ponti, Vico Magistretti, ma qui si fermano. Leggono attentamente i post di @livingcorriere per avere  serie argomentazioni all’aperitivo e passano sicuramente al Bar Unikko per farsi qualche storia Instagram fancy. 

Chiaramente un libro di Luciano Galimberti non l’hanno mai aperto ma conoscono benissimo la collezione MARKEDAD di Ikea e Virgil Abloh. Tra l’altro pensano che sia ancora cool (i lungimiranti l’hanno rivenduta in prima battuta). 

 
 
 
 
 
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Un post condiviso da Fuorisalone.it (@fuorisalone)

L’espertone di design va a tutti gli eventi perché ha tanti amici PR e in questi giorni si veste anche un po’ concettuale, imitando goffamente un minimal nipponico con i saldi Uniqlo. 

Non conoscono neanche la storia del design della Tabi di Margiela, ma questa è un’altra storia… E di sicuro, una storia Instagram a questa scarpa, in vita loro l’hanno fatta. 

Insomma, il design è prima di tutto logica e utilità, una disciplina che supporta l’uomo grazie all’ingegno e che poco ha a che fare con l’estetica. 

Eppure qua sembra essere sempre tutta apparenza.

 

 

Illustrazione di Gloria Dozio - Acrimònia Studios