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Mangiare sostenibile con gli insetti di Small Giants

La start up sta sdoganando il consumo di insetti in Italia, nonostante i pregiudizi generali

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Risse sono state sfiorate tra guancialisti e pancettisti, alla ricerca della carbonara perfetta; interrogazioni parlamentari per il genere dell’arancin*: in Italia, il cibo è un’istituzione sacra più del Papa. Ci sono realtà rivoluzionarie, che stanno tentando di introdurre alimenti lontani dalle abitudini occidentali; Small Giants è una di queste: pioniera in Italia, ha sviluppato snack e pasta a base di farina di insetti. Abbiamo fatto due chiacchiere con Francesco Majno, co-founder e Chief Marketing Officer di questa start-up.

Partirei dal nome. Small Giants: si riferisce al potenziale degli insetti o nel vostro settore vi sentite dei “piccoli giganti”?

Non l’ho mai pensato sotto questa luce! I giganti sono loro, gli insetti: hanno un potenziale enorme, un vero e proprio superfood: sono un’importante fonte di proteine sostenibili, minerali e vitamine. 

Raccontami la prima volta che li hai assaggiati!

Io ed Edoardo (CEO e co-founder di Small Giants, ndr) li abbiamo provati in Thailandia, dove fanno parte della loro alimentazione da sempre. Il viaggio non è stato però la sola scintilla che ha acceso il progetto.

Allora cosa è stato?

Siamo entrambi vegetariani, nel senso che non consumiamo carne. 8 anni fa, da una chiacchierata tra amici è nata la curiosità di esplorare anche altre  fonti di proteine alternative. Per diversi fattori, gli insetti sono stati la risposta.

 
 
 
 
 
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E quali sono stati i fattori?

Il primo è sicuramente culturale: 2 miliardi di persone già li consumano. Altri fattori determinanti sono legati alla loro sostenibilità e al potenziale in termini di valore nutrizionale.

Però i vostri prodotti non sono preparati con il 100% di farine di insetti: credete ci si potrà arrivare?

Difficile, per due aspetti. Il primo è di tipo tecnico, poiché una pasta con sola farina di insetti avrebbe difficoltà a mantenere la cottura; inoltre avrebbe un apporto proteico esageratamente sbilanciato: oggi la nostra pasta, fatta con il 10% di farina di grillo (Acheta Domesticus), contiene già il 22% di proteine, il doppio di quella di solo frumento. In secondo luogo per un fattore economico: costerebbe molto di più.

Dal 2021 in Europa si possono consumare insetti sotto forma di farina, eppure i pregiudizi non mancano. Avete degli haters?

Che si possa parlare di insetti come cibo è un passo avanti! Oggi il dibattito è ideologizzato: molti manifestano scetticismo, alimentato da bufale colossali. Sarebbe bello che il tempo impiegato per andare contro quello che facciamo fosse usato per informarsi. Già oggi è stimato che in media consumiamo involontariamente mezzo chilo di insetti: sono contaminanti alimentari diffusi, tollerati dalla legge. Eppure non c’è la stessa indignazione.

Sicuramente sono di più quelli che vi apprezzano: qual è l’identikit del vostro cliente tipo?

Il cliente di Small Giants ha tra i 25-40 anni e si rivolge a noi curioso di provare un’esperienza nuova. Ciò che lo muove è l’attenzione alla tematica della sostenibilità e l’interesse per la nutrizione.

Avete degli store? La grande distribuzione è pronta ad accogliere Small Giants?

È difficile in generale sbarcare nei supermercati, per quello che facciamo è ancora più difficile perché saremmo i primi! A Napoli abbiamo iniziato qualcosa con alcuni punti vendita della grande distribuzione, generalmente però sono piccoli punti vendita indipendenti che accolgono i prodotti Small Giants.

Brand e packaging sono stupendi! Immagino facciano parte della strategia per rendere gli insetti più “appetibili” al cliente!

Sono fondamentali per comunicare una novità come Small Giants! Per crearli, abbiamo collaborato con uno studio londinese e con l’illustratore brasiliano Fernando Molina. L’insetto gigante sul nostro packaging ci rappresenta appieno, ed è utile per differenziarsi nello scaffale.

 
 
 
 
 
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Pasta, barrette e snack: quale nuovo prodotto vi piacerebbe ibridare con le farine di insetti?

Ne stiamo sviluppando altri: dopo l’Easy mix, un preparato ideale per burger e polpette, andato esaurito, stiamo pensando di lanciare dei biscotti. Ma gli usi della farina di insetti sono moltissimi, tante le ricette! 

Tra dieci anni ci rivediamo, gli insetti saranno sdoganati, come oggi il sushi all you can eat: come vedi Small Giants nel 2034?

Senza ombra di dubbio avrà successo, come è stato in passato per altri alimenti validi: la spinta verrà anche dal momento storico attuale, nel quale abbiamo bisogno di ridurre l’impatto sul pianeta. Un modo immediato che abbiamo è avere una dieta consapevole. Tutto sta nel far accettare gli insetti come alimento. In generale il settore si espanderà e avrà successo; essendoci mossi in anticipo avremo un ruolo da protagonisti. Speriamo anche di avere dei competitor: vorrà dire che integrare gli insetti nella propria alimentazione non sarà più un tabù.

 

 

Illustrazione di Gloria Dozio - Acrimònia Studios