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I migliori boomerang di Salvini

A modo suo, un campione

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L’Italia è reduce dal trionfo di Jannik Sinner agli Australian Open e forse a volte dimentica che oltre al tennista altoatesino può vantare anche un grandissimo campione di boomerang. Siede in Senato ed è il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. 

Il leader leghista non perde infatti occasione per ricordare pubblicamente quanto sia un politico modesto, dicendo e facendo cose che puntualmente gli si ritorcono contro. Un po’ protagonista sfigato di una sit-com americana, un po’ collega di lavoro che si crede molto furbo e cerca di far carriera, ma così furbo non è. 

I casi di boomerang in cui si è reso protagonista Salvini sono numerosi e a loro modo ironici. L’ultimo ha coinvolto il noto pastificio Rummo di Benevento.

Pasta Rummo

Impegnato da tempo nella sua crociata contro insetti e carne coltivata – anche se è pagato ogni giorno per occuparsi d’altro – Salvini ha visitato a gennaio l’azienda sannita esaltando la pasta italiana contro le mostruosità che l’Europa vorrebbe mettessimo in tavola. 

“Il profumo non vi arriva, però, alla faccia di quelli che vogliono la farina di insetti, vermi, grilli e cavallette, a quelli che a Bruxelles combattono la dieta mediterranea. Viva la nostra pasta!”, ha detto il ministro in un video dal pastificio postato sui propri canali social.

 
 
 
 
 
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La clip è però apparsa così pretestuosa che si è scatenata un’ondata di indignazione contro Rummo, colpevole di avere dato spazio a Salvini. In molti, mancando il bersaglio della loro critica, hanno invitato a boicottare la pasta e a non comprarla al supermercato. Un esito che ha creato non poco imbarazzo per il ministro anti-grilli.

Zona 30

Paladino di tutte le libertà, anche quella di sgasare in auto in centro abitato, alla notizia dell’introduzione del limite dei 30 chilometri all’ora in alcune zone di Bologna, Salvini ha subito gridato allo scandalo annunciando una direttiva per limitare questa deriva in tutta Italia. 

Come nella famosa scena di Scary Movie 3 (“Mi chiami il presidente”, “È lei il presidente”), gli è però stato fatto giustamente notare che l’iniziativa per abbassare il limite di velocità da 50 a 30 chilometri è stata promossa e finanziata con 13 milioni di euro proprio dal ministero che guida con una legge entrata in vigore nel 2023. 

Cos’è cambiato? L’avvicinarsi delle elezioni europee, ovviamente, oltre a una memoria a volte ondivaga. In ogni caso, un altro “palo” per Salvini.

Ponte sullo Stretto

Più indietro nel tempo, in una diretta Facebook dell’agosto 2023, parlando di una delle sue recenti fisse, il ponte sullo Stretto, Salvini ha mostrato la copertina di un numero di Topolino del 1982 che presentava una storia dal titolo Zio Paperone e il ponte di Messina. La tesi del ministro era che il ponte, anche allora, fosse ritenuto un’infrastruttura fondamentale, oggi non più rimandabile.

Peccato che il ponte non regga nemmeno nella storia di Topolino e alla fine venga smantellato, come si scopre se si sfoglia il fumetto.

Polonia-gate

Di boomerang ne ha collezionati a non finire in tanti anni di carriera politico-mediatica, ma la madre di tutte le figuracce il segretario della Lega l’ha raccolta in Polonia nel marzo del 2022 dove si era recato per valutare la situazione dei profughi ucraini in fuga dopo l’invasione russa di fine febbraio. 

La visita non piacque al sindaco della cittadina di confine di Przemysl che ricordò platealmente al leader della Lega i suoi passati apprezzamenti per Vladimir Putin regalandogli una maglietta con la faccia del presidente russo e la scritta “Armata russa”, la stessa che Salvini indossò anni prima durante una sortita a Mosca. 

Invitato a condannare Putin prima di recarsi al confine e coperto dagli insulti di un gruppo di italiani che si trovava lì, il nostro se ne andò in fretta e furia con la coda tra le gambe. Tornando indietro come un boomerang.

 

 

Illustrazione di Gloria Dozio - Acrimònia Dozio