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Avere trent’anni ed essere in coppia

Per tutti quelli che il mito della “persona giusta” l’hanno abbandonato e sostituito con quello della “persona che c’è”

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Una cosa che si impara prima o subito dopo i trent’anni è che bisogna circondarsi di persone che ci fanno stare bene. L’idea della selettività in campo relazionale a un’età anagrafica matura è un condizione sine qua non per il raggiungimento di sprazzi illusori di felicità.

Lo stesso vale per le relazioni di coppia.

Addirittura alcune vittime della cosiddetta pseudologia fantastica, gli inguaribili mitomani, sembrano provare a rinsavire dopo la terza decade. La stella polare diventa “rimanere” anche quando non si ha voglia e anche quando si sente l’impellente bisogno di lasciare spazio all’individualismo.

Abbandonata l’idea di cuffing, tinderate ossessive e sperimentazione di un materasso dopo l’altro, farsi accompagnare da un’essere umano che naviga sulla nostra stessa, o quasi, lunghezza di pensiero è una valida alternativa alla solitudine.

Le regole, però, in amore, né autoreferenziale, né monogamo e né poligamo, non esistono. Esistono per meglio dire dei punti di vista. Li abbiamo esplorati coinvolgendo anime vicine ai 30.

C’è chi ammette una certa rassegnazione nel non riuscire a condividere la verità in tutto e per tutto. Ma mantenere segreti è un prezzo che dobbiamo pagare, almeno in parte, nella speranza di essere apprezzati.

 
 
 
 
 
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Un post condiviso da Giselle Dekel Illustrations (@giselle_dekel)

E siamo davvero convinti che la verità assoluta sia la giusta soluzione alla crescita di una storia d’amore? Impressionati dall’onestà, ci dimentichiamo che sbattere in faccia i lati più nascosti della nostra personalità potrebbe essere irreversibilmente dannoso.

C’è chi si dipinge come sfortunato a prescindere. Convinto, però, di non meritare l’amore si circonda di persone che rifiutano l’affettuosità. Ed ecco il trigger che porta al dolore.

 
 
 
 
 
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Un post condiviso da Giselle Dekel (@giselle_dekel_)

Nel far entrare personalità sbagliate, frustrate e cattive nella propria vita si rifiutano consapevolmente quelle che vorrebbero imprimere, invece, un po’ di tenerezza. Perché la tenerezza a volte genera repulsione.

E poi ci sono quelli che cercano e trovano chi vuole stargli accanto. Lavorano sulla solidità del rapporto in un modo pseudo sano e se avessero i soldi, farebbero addirittura un figlio! Che pazzi…