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A Mont Saint Michel per i mille anni dell’abbazia: dove si trova, cosa c’è da vedere, come arrivarci

Alla scoperta di una vera e propria isola

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È la prima delle “Meraviglie” che Alberto Angela ha proposto al suo pubblico nella serie Stelle d’Europa, che Rai 1 ha dedicato ai siti Unesco più spettacolari del vecchio continente. È la prima nella lista delle moderne Sette meraviglie del mondo che, per Condé Nast Traveller, devono assolutamente essere visitate nel 2023. È la seconda, da nord, nella linea sacra e immaginaria che corre per oltre duemila chilometri e collega sette monasteri dedicati all’Arcangelo Michele. Ormai lo avrete capito, si tratta dell’abbazia di Mont Saint Michel, luogo straordinario e imperdibile situato nel nord della Francia.

Un luogo e un complesso architettonico che non può mancare nel carniere di viaggio di ogni girovago che per svago o per lavoro si sia assunto la missione di scoprire le meraviglie di questo pianeta. Un'abbazia molto antica che proprio nel 2023 celebrerà i mille anni dall’inizio della costruzione, una ricorrenza che sarà il pretesto per aprire al pubblico una selezione inedita dei tesori della chiesa, con oggetti liturgici mai esposti prima.

 
 
 
 
 
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Ma per spegnere le mille candeline di Mont Saint Michel bisogna prima arrivarci! L’abbazia e il borgo, costruiti su un isolotto lambito da potentissime maree e circondato da distese sabbiose quanto insidiose, si trovano sul golfo di Saint Malo, nella regione della Normandia ma al confine con la Bretagna. Da Milano si può agevolmente raggiungere con 12 ore circa di auto, attraversando la Svizzera e sfiorando Parigi. Diversamente si può optare per un comodo volo di un’ora e mezzo verso l’aeroporto di Beauvais Tillé e poi guidare per 4 ore verso nord ovest. Una volta giunti a destinazione, ricordate che le auto non possono più essere parcheggiate dopo il ponte, ai piedi della collina, questo perché il vecchio ponte è stato smantellato (peraltro spesso i visitatori si dimenticavano l’orario delle maree e le auto degli sbadati venivano sommerse dal mare). Ora si deve parcheggiare a qualche chilometro di distanza (10/15 euro il ticket, in base alla stagione) e poi utilizzare le navette gratuite, la carrozza (7 euro) o i propri piedi. L’attuale pontile permette di raggiungere l’abbazia tutto l’anno e solo in poche occasioni, a causa di maree eccezionali, esso viene sommerso, ritrasformando Mont Saint Michel in un’isola vera e propria.

I tre percorsi che portano i visitatori verso l’abbazia, chiamati “la Lisière, Ouest e Mont Saint Michel” permettono di godere di una vista impressionante sul Monte e di scattare tutte le foto che vorrete, percorrendo un sentiero riservato e sicuro, ombreggiato e in mezzo alla campagna.

 
 
 
 
 
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Una volta raggiunte le scogliere si inizia a salire e a scoprire il villaggio, fino a raggiungere i camminamenti e l’abbazia millenaria. Anche soltanto passeggiare tra quelle mura antichissime rappresenta un obiettivo di viaggio appagante. Ma visitare il museo e l’interno della chiesa, con il suo sbalorditivo chiostro, appaga di ogni fatica. Gli esperti del luogo consigliano di non essere frettolosi, di vivere e scoprire Mont Saint Michel con calma, concedendosi anche il tempo necessario ad osservare l’impetuoso aumento delle maree, un fenomeno che dimostra la potenza di quelle acque e di cui è complicato riuscire a spiegare l’effetto sul nostro immaginario. Un’esperienza che può solo essere vissuta di persona. E, a proposito di esperienza uniche, va segnalata la visita notturna dell’abbazia, che viene organizzata, solo in estate, tra le 19.30 e le 24.

 
 
 
 
 
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I portali di promozione turistica francesi citano alcuni motivi per visitare Mont Saint Michel: la vista della baia da 80 metri di altezza, l’ampiezza dei percorsi di visita, la meraviglia di un sito Unesco unico al mondo, l’atmosfera notturna nel borgo e la possibilità di organizzare una esperienza turistica e culturale che coinvolge tutta la famiglia (e che è gratuita fino a 26 anni). Ma una volta raggiunta quella superba zona d’Europa vi renderete rapidamente conto che di motivi ce ne sono molti altri e che si tratta di una tale miniera di tesori da richiedere almeno una settimana di visite ed escursioni.

Images Tim Rebkavets on Unsplash