La regista dei video di Beyoncé arriva alla sua opera prima, denunciando il razzismo negli USA
Avete presente il sensualissimo video di “S&M” in cui Rihanna gioca maliziosa con un pacchetto di popcorn? E l’estetica sofisticata di “Formation”, in cui Beyoncé canta e balla su una casa galleggiante? E quello di “I’m Into You” in cui J Lo si muove sinuosa vestita di una sottoveste di brillantini? Bene, tutti questi video musicali hanno in comune una cosa: il regista. Ed è una donna.
Melina Matsoukas, nata sotto il segno del Capricorno nel Bronx degli anni ’80, è oggi una regista di videoclip e di film ricercata dagli artisti e acclamata dalla critica.
Dopo la laurea artistica, continua il suo fortunato percorso di vocazione specializzandosi in fotografia cinematografica, e girando il suo primissimo videoclip per il cugino Red Handed a soli 24 anni.
Da lì in poi, il CV si infoltisce di fortunatissime collaborazioni del calibro di Lady Gaga (Just Dance), Jennifer Lopez, Christina Aguilera (Your Body), Ciara e tanti altri artisti ancora.
Un sodalizio ormai più che rodato è quello con Beyoncé, sua coetanea e grande musa. La loro collaborazione artistica inizia nel 2007 con il videoclip di “Green Light”, passa per “Kitty Ket”, “Upgrade U” con il featuring di Jay Z, tutta l’era di “I am… Sasha Fierce” e infine “Pretty Hurts” il brano d’esordio di Beyoncé, il visual album che cambiò le sorti della musica contemporanea.
L’apice di questa fortunata amicizia lavorativa è “Formation”, manifesto ideale dell’intero progetto discografico che è “Lemonade”. Il video ha una fotografia minuziosa e ricercata, delle inquadrature inedite e un messaggio sociale potente. Queen Bey ed una schiera di ballerine afroamericane sono rappresentate ora come delle ricche proprietarie terriere del Sud degli Stati Uniti, ora come delle fiere donne che celebrano il loro stile, le loro chiome selvagge, le loro curve sinuose.
Ambientato a Los Angeles, il video denuncia la negligenza del governo statunitense nei confronti della comunità afroamericana gravemente colpita dall’uragano Katrina a New Orleans, e rivendica fieramente il black pride.
Melina ha ulteriormente approfondito il tema della police brutality e del razzismo sistematico nella sua ultima fatica cinematografica: “Queen & Slim”. La storia narra di due giovani ragazzi afroamericani che uccidono per autodifesa un poliziotto bianco che abusava del suo potere. Un’avventura à la Bonnie & Clyde diretta l’anno scorso, e tristemente anticipatrice delle ultime settimane. Matsoukas ha lavorato a braccetto con Lena Whaite, anche lei attrice e sceneggiatrice afroamericana molto giovane e molto brava.
Speriamo di poter vedere presto nei cinema l’opera prima di Matsoukas: il suo stile così sofisticato e d’impatto, unito al messaggio potente e attivo che veicola attraverso la storia, ci hanno già conquistate.