Ecco una selezione di coloro che sembrano essere buone promesse nel panorama musicale italiano
La maggior parte delle radio e delle testate musicali parla sempre e solo degli stessi artisti. Il panorama musicale però è vasto e tanti artisti meriterebbero più spazio di quello che sono riusciti a ritagliarsi con le loro forze.
Ci pensiamo noi di Acrimònia, ecco tre artisti emergenti che meriterebbero almeno un ascolto.
Daniele Barbaria
Il suono su TikTok della sua “Blu Cobalto” sta macinando utilizzi e sicuramente questo sta portando un piccolo occhio di bue sull’artista romano. Daniele ha già calcato il palco dell’Alcazar nella Capitale durante la serata Spaghetti Unplugged incantando il pubblico con voce e chitarra.
La didascalia del post di annuncio della release dice “Ho sempre detto di non saper scrivere canzoni felici, perché uso la musica come sfogo. Poi una sera ho trovato le parole più semplici di tutte per descrivere un po’ la mia vita.” Da queste parole si evince la volontà di comporre ballad che vadano dritte al cuore delle persone.
Golden Years
Produttore romano classe ’93, ha collaborato con artisti dai grandi numeri e non è difficile aver già ascoltato qualche canzone prodotta da lui. Il suo progetto da solista, al momento, conta un album “CASEMATTE” e un EP “ERA SPAZIALE”. Di solito gli album dei produttori sono consuetudine nel mondo rap, ma la nuova ondata di produttori così eterogenei sta portando questa corrente anche nell’indie-pop.
Vi basti pensare che nel suo ultimo disco hanno partecipato nomi come Franco 126, Ele A, Nayt, Joan Thiele e Giorgio Poi. Artisti completamente differenti tra di loro ma che guidati dalle produzioni di Golden Years sono riusciti a fondersi fluidamente.
Artisti emergenti
Rondine
Tommaso Santoni, in arte Rondine, è un giovanissimo artista di Roma, classe 2005. Inizia a scrivere ed incidere le sue prime canzoni a soli 15 anni, per poi pubblicare il 4 aprile 2025 il suo primo album dal titolo “RONDINE”. Il disco è composto da dodici brani tra cui cinque feat con nomi più o meno conosciuti del panorama italiano (mew, Quentin40, Enrico Nigiotti, Mazzariello e Tancredi).
Un album pop che racconta la vita di un ragazzo di vent’anni. Ogni featuring appare perfetto, come se tra le coppie il sodalizio avesse un lungo storico. È Rondine a sapersi plasmare bene allo stile dei colleghi oppure il suo stile è talmente chiaro da non aver lasciato indugi agli ospiti?