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venerdì, 06 Dicembre 2024
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The Pump Factory: intervista alle designer

Tempo di lettura: 3 min.

“A trent’anni non devi sposarti o fare figli, devi regalarti una società”

Abbiamo incontrato Elena e Ilaria, giovani donne in carriera con un sogno nel cassetto: la scarpa perfetta. Da un anno hanno deciso di fondare il brand The Pump Factory. Al momento la collezione è caratterizzata da 20 modelli di Pump, tutte tacco 11 cm che si distinguono per colore e materiale. Ecco cosa ci hanno raccontato. Come è nato TPF? Elena: E’ nato da un problema che vivevamo nella quotidianità. Spesso dai problemi nascono cose belle. Lavoriamo entrambe nella finanza, siamo abituate a vestirci in maniera formale. Facevamo fatica a trovare una calzatura bella, elegante e comoda senza dover spendere cifre folli. Da una parte c’è il fast fashion, una produzione industriale, dall’altra i brand di lusso.  Abbiamo iniziato a guardarci intorno per capire dove trovare, come trovare e soprattutto per capire come mantenere il giusto prezzo per una scarpa di qualità.  Trovato l’artigiano, abbiamo cominciato a pensare alla forma perfetta, al tacco perfetto… Avevamo bisogno di qualcuno che sposasse la nostra filosofia.  Non siamo passate per i canali tradizionali dei negozi, ma abbiamo adottato un modello totalmente digitale per arrivare al consumatore finale.  L’unione tra donne è vincente? Ilaria: Nella calzatura, il binomio donna + donna è quello giusto.  Elena: Da donna, sono la prima a capire se una calzatura è di buona qualità o meno. Tutto è partito un anno fa, a un mese dal mio compleanno e lei mi ha detto “A trent’anni non devi fare un figlio, non devi sposarti, devi regalarti una società” e io ho capito che quella sarebbe stata la scelta giusta. Tramite questo progetto ho ritrovato la mia indipendenza e la mia forza. Ci piaceva l’idea di metterci in gioco insieme, siamo simili ma complementari.  Di questi tempi si parla spesso del concetto di girls’ power, in che modo lo veicolate attraverso la scarpa? Elena: Il mondo dove lavoro è un mondo piuttosto maschilista, pieno di uomini mediamente grandi, pronti a giudicare una ragazza carina, vestita bene, con un tacco 12. E’ sempre stata una sfida quella di essere noi stesse e rimanerlo nonostante il contesto lavorativo. Il fatto che io sia elegante, non vuol dire che non abbia competenze professionali.  Chi è la donna The Pump Factory? Ilaria: Io me la immagino come una professionista in un contesto di qualsiasi genere. Una donna confidente, sicura di sè, che sa quello che vuole, dà voce a quello che pensa. Non ha paura di apparire o di calzare un tacco 12 per l’intera giornata.  Promuoviamo la nostra scarpa come un “Everyday Pump”, proprio perché può essere calzata dalla mattina alla sera.  Come vi vedete in un futuro prossimo? Elena: Il sogno nel cassetto è quello di dedicarci interamente a questo progetto. Siamo appena partite, con capitali totalmente propri. Dobbiamo ragionare in che modo continuare e procedere. Arriverà il momento in cui ci troveremo a dover prendere una decisione.  Il settore della calzatura è un settore difficile, molto indietro nel mondo del digital rispetto alla cosmesi e al fashion più in generale. Questo rappresenta una sfida e al contempo una grande opportunità.  Quello su cui vorremmo lavorare è di trovare un software, una tecnologia che permette di provare virtualmente una scarpa come la Pump, quindi facilitare il cliente nell’acquisto online.   

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