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Thanksgiving 2022: il lato oscuro della festa più amata d’America

Tempo di lettura: 3 min.

Oggi 24 novembre in America si festeggia il Thanksgiving

1621, New England. Con la promessa di una nuova terra piena di risorse e della massiva libertà religiosa, un gruppo di pellegrini giunti dal Regno Unito approda sulla costa orientale americana. Dopo 66 giorni di navigazione, la Mayflower viene ancorata nel porto di Plymouth, Massachusetts, e i suoi 102 passeggeri sbarcano nel “Nuovo Mondo”. Un sentimento di gratitudine per il traguardo raggiunto e l’ospitalità della tribù locale, i Wampanoag, pervade gli animi dei Pellegrini. Nasce così la festa del Thanksgiving, il Ringraziamento.

 
 
 
 
 
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Un post condiviso da Claire Hy Outin (@claramaile)

Tanto celebrata quanto controversa, la festa del Thanksgiving unisce le famiglie americane da centinaia di anni. Protagonista un menù ben preciso, che richiama i cibi autunnali che gli indigeni hanno messo a disposizione dei Pellegrini nel 17esimo secolo: tacchino farcito, salsa rossa di mirtilli, sugo di carne, purè di patate, pane di mais, fagiolini verdi e pan brioche. Immancabili per chiudere in bellezza le torte tradizionali: pumpkin pie, apple pie e pecan pie.

Oltre 20 milioni di studenti tornano a casa ogni anno per il Thanksgiving: è dunque un momento dedicato alla famiglia, un assaggio del Natale che si avvicina e l’occasione perfetta per entrare nel mood festivo e dichiarare ad alta voce le cose per cui si è grati quest’anno. Dopo il pranzo, che va avanti per qualche ora, gli americani adorano restare in compagnia dei propri cari, che spesso vivono in altre città. C’è chi segue in diretta da New York l’iconica parata di Macy’s, e chi preferisce  i giochi da tavola o lo sport.

 
 
 
 
 
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Un post condiviso da Mar Cascante (@mar_cascante)

Ma c’è un lato oscuro dietro la tradizione. Per le sue origini, il Thanksgiving è stato spesso criticato a gran voce. Molti sostengono che sia una celebrazione del colonialismo europeo e delle violenze perpetrate sulle tribù indigene locali, a cui è stata sottratta la terra, la lingua e la cultura. L’accusa è quella di aver “romanticizzato” un abuso che si è protratto per centinaia di anni e i cui effetti sono visibili ancora oggi, per il razzismo sistemico che ne è derivato e la povertà tra la popolazione indigena (o quel che ne resta).

 
 
 
 
 
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Un post condiviso da Sina Sparrow Shamsavari (@thatsparrowboy)

Altamente criticato anche il menu tradizionale: ben 46 milioni di tacchini vengono uccisi ogni anno solo per il Ringraziamento. Per incontrare tale domanda, i tacchini sono ingrassati e allevati in maniera eticamente problematica e pericolosa. Infine, l’impatto ambientale di questa festa è enorme. Non solo per i viaggi e per il cibo che viene servito, ma sopratutto perché dopo il Ringraziamento arriva lo shopping sfrenato del Black Friday. Sconti su sconti e offerte imperdibili generano un volume altissimo di acquisti e traffico. È difficile dare una stima esatta del costo ambientale dei giorni di Black Friday: basti pensare alle emissioni prodotte solo a livello di consegne degli ordini online e di packaging. 

 
 
 
 
 
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Un post condiviso da Spirit Of 1876 (@spiritof1876)

C’è molto per cui essere grati in questo Thanksgiving, il primo apparentemente normale dopo due anni di pandemia. Ma nei propri ringraziamenti, l’America dovrà tenere conto di tutti gli aspetti problematici di questa festa, riconoscere il passato per quello che davvero è stato e considerare le conseguenze su animali, persone e pianeta.

150 150 Camilla Alcini
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