Salita agli onori della cronaca con i recenti eventi delle Black Lives Matter, questa giovane tennista è una vera campionessa (con un pizzico di timidezza)
È qualcosa di storico nel mondo dello sport americano: in seguito alla (purtroppo) ennesima violenza della polizia nei confronti di cittadini afro-americani, con la sparatoria contro Jacob Blake avvenuta lo scorso 23 agosto, tanti, tantissimi atleti hanno reagito disertando le partite di questi giorni, con i giocatori dell’NBA in prima linea.
Nel tennis ha fatto particolarmente scalpore l’azione di Naomi Osaka, atleta di origini giapponesi e haitiane, che dopo essersi classificata alle semifinali del Western&Southern Open, lo scorso mercoledì 19 agosto ha rifiutato di giocare le partite del giorno successivo, spingendo così le federazioni ATP e WTA a rinviare di un giorno semifinali e finali.
Il venerdì seguente si è presentata sul campo indossando una maglietta con il motto “Black Lives Matter”, rendendo ancora più chiara la sua posizione.
In un’intervista con l’ESPN ha poi dichiarato: “Durante il periodo di quarantena ho visto un sacco di avvenimenti. Ho sempre pensato che sarebbe stato bello vedere nel tennis qualcuno che lanciasse un segnale e onestamente mi considero più una follower che una leader, ma mi sembrava di continuare ad aspettare, quindi ho realizzato che dovevo essere io a fare il primo passo“.
Giovanissima insomma, ma con le idee molto chiare. Conosciamola meglio!
LA TENNISTA
Naomi nasce il 16 ottobre 1997 a Chūō-ku (Osaka). Il suo è un background multi-culturale, la madre, Tamaki Osaka è di Hokkaido, il padre Leonard François è originario di Jacmel, un comune di Haiti. La coppia viene osteggiata dalla famiglia di Tamaki, per la nazionalità del marito, ma decide comunque di continuare per la propria strada: Tamaki e Leonard si trasferiscono ad Osaka, dove nascono Naomi e la sorella Mari, che ricevono entrambe il cognome della madre, nella speranza di avere una vita più facile in Giappone.
Quando Naomi ha tre anni la famiglia si trasferisce a Long Island, negli Stati Uniti, dove Francois insegna alle figlie a giocare a tennis, ispirato da Venus e Serena Williams ai French Open del 1999: le due ragazze si allenano così intensamente che dal 2006, anno in cui si trasferiscono in Florida iniziano a studiare a casa di sera, mentre di giorno competono sul campo. La rivalità tra le due è presente, ma è sana e serve come catalizzatore per migliorarsi a vicenda: “Ci ho messo 12 anni a batterla – ha dichiarato Naomi a riguardo – è stato probabilmente uno dei più grandi momenti della mia carriera. Quando eravamo piccole mi ha battuto probabilmente più di 1.000 volte“.
Anche se è cresciuta negli Stati Uniti, Naomi compete per il Giappone, ma sente un forte legame con le sue origini haitiane e con le atlete di colore che hanno segnato la storia, in particolare Serena Williams, che considera come un idolo e con cui ha già avuto modo di dividere il campo.
Nonostante la sua intraprendenza nello sport Naomi è nota per il suo carattere timido, una caratteristica di cui ha spesso parlato: se in passato si è trovata bloccata dalla paura di dire ciò che pensa, ora sta imparando ad essere più sicura.
LE SUE VITTORIE
Nonostante la giovanissima età, Naomi Osaka è una tenniste più quotate a livello mondiale. Ha iniziato a giocare da professionista a soli 15 anni nel 2014 e pian piano ha attuato sua scalata al olimpo del tennis, che l’ha portata a successi di primo piano nell’annata 2018-2019, quando svetta al torneo WTA a Indian Wells: trionfa agli US Open, battendo l’amata Serena Williams e agli Australian Open contro Petra Kvitová, è stata la prima donna giapponese ad aggiudicarsi uno Slam e la prima asiatica a raggiungere il vertice delle classifiche dei singoli.
Il suo stile è caratterizzato da un gioco aggressivo, con un servizio molto potente, che supera i 200 km/h, forte nel diritto e nel rovescio.
Le sue vittorie e la sua storia saranno il soggetto di un documentario che sarà trasmesso su Netflix. Mica male!
I SUOI LOOK IN CAMPO
Come si evince dando una breve occhiata al suo profilo Instagram (che ha la bellezza di 1,2 milioni di followers) Naomi è una vera fashionista. Con un gusto che oscilla tra capi dal gusto neutro-minimal (Kardashian sisters style, per intenderci) e capi estrosi, con print assolutamente bold, silhouette femminili e romantiche mixate a dettagli sportswear.
Non è dunque strano che i brand la richiedano a gran voce: prima adidas, poi Nike, Naomi è la perfetta espressione di uno stile sportivo ma ricco di personalità. Sul campo la vediamo sfoggiare completi dal sapore quasi vintage in toni neutri alternati ad altri dai toni vitaminici, con stampe inedite come il maculato e sovrapposizioni di materiali tecnici. Immancabile tocco, le scarpe in toni fluo.
La moda è una passione che coltiva sin da piccola insieme alla sorella Mari, con cui si divertiva a creare sketch di abiti mentre si recavano ai match di tennis e che l’ha portata a collaborare con il brand ADEAM, per creare una capsule collection, presentata alla New York Fashion Week dello scorso febbraio: 5 look che pescano delle origini nippo-americane di Naomi, con un mood romantico, ma sportivo e rigoroso allo stesso tempo. Seduta in prima fila Naomi ha conquistato tutti con il suo talento (e un pizzico di timidezza).