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Sulle orme di Biohacker: 5 cose da vedere a Friburgo in Brisgovia

Tempo di lettura: 2 min.

Scoprire Friburgo attraverso la serie Netflix Biohacker

Una delle recenti serie proposte da Netflix, non saprei dire se la migliore del momento, si intitola Biohacker e racconta di “una studentessa di medicina deve smascherare un complotto che lega una tragedia familiare e una professoressa di biologia”. Le vicende della serie si sviluppano per lo più in una città tedesca, Friburgo in Brisgovia, a cui peraltro le due stagioni di Biohacker non rendono del tutto giustizia.

Forse per non sviare l’attenzione degli spettatori dalle intricate quanto singolari vite dei protagonisti, la regia non indugia troppo sulle attrattive di questa città universitaria, che si trova praticamente al confine con la Francia e poco distante dal fiume Reno, che scorre placido ed enorme trasportando imbarcazioni davvero gigantesche.

 
 
 
 
 
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Friburgo, dicevamo, non viene abbastanza esaltata da Biohacker. Ecco allora 5 cose della città che vale la pena vedere. Una di queste, in realtà, la Biblioteca universitaria (Universitätsbibliothek), ricorre piuttosto spesso anche se viene indicata come sede di una facoltà medico scientifica. Si tratta di un edificio dall’architettura molto moderna, che spicca tra le costruzioni storiche del centro, riflettendone le facciate con le sue grandi vetrate a specchio.

Virando sul classico, va segnalata la Cattedrale cittadina: vecchia di 750 anni vanta la campana dell’Angelus, che pesa tre tonnellate ed è una delle più antiche della Germania. Per raggiungerla ci vogliono 333 gradini e molta voglia di godersi il panorama della città e dei 91 gargoyles che ornano il tetto.

 
 
 
 
 
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Una delle assolute particolarità di Friburgo sono i canaletti, detti Bächle, che caratterizzano tutta la parte vecchia. Sono alimentati dalle acque del fiume Dreisam e un tempo servivano a trasportare l’acqua potabile: oggi servono ai turisti per inciampare ma soprattutto ai bambini per farci navigare le barchette vendute dalle bancarelle di souvenir. Bancarelle che abbondano nella Piazza del mercato, dove si possono trovare ottimi alimenti locali e materie prime fresche per riprodurli una volta tornati a casa.

 
 
 
 
 
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Non possono invece essere portati via i reperti esposti nell’Augustinermuseum. Il museo, allestito nell’ex convento ed ex chiesa degli eremiti agostiniani, espone una collezione storica ed artistica che spazia dal Medioevo fino all’età barocca ed è considerato uno dei musei più prestigiosi della Germania meridionale.  

Image Kanan Khasmammadov on Unsplash

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