Al pianeta sembra di no
Nell’epoca dei consumi in cui viviamo, non è più tanto importante cosa si compra, ma l’emozione che si prova nello scartare un pacco. Lo ha capito tra i primi King Colis, una startup francese che propone blind sales temporanee di pacchi smarriti o non reclamati provenienti dalle piattaforme di e-commerce online.
Lo fa, si legge sul sito, per dare “nuova vita” agli ordini non arrivati a destinazione, oltre che per sorprendere gli acquirenti e aiutarli a “fare ottimi affari”. Ma come funziona?
Come funziona King Colis
I pacchi proposti da King Colis si pagano a peso e vengono descritti come “molto vantaggiosi”. Online si possono ordinare diverse mystery box: la più piccola, da 3 chilogrammi, costa 59,90 euro, mentre la più grande, da 15 kg, arriva a 239,90 euro. I pacchi della categoria premium costano di più.
Nei pop-up store, che aprono a turno nei centri commerciali di tutta Europa, i clienti possono comporre da soli la propria scatola, scegliendo e soppesando pacchi e pacchettini ancora incartati. Tuttavia, il tempo è limitato: meno di 10 minuti, dopo aver spesso fatto ore di fila.
Sul sito e sui suoi canali social, King Colis promuove testimonianze di clienti sorpresi nell’estrarre articoli costosi o firmati dalle box. Tuttavia, a giudicare dalle molte recensioni negative online, nella maggior parte dei casi le aspettative vengono deluse.
Una scelta davvero sostenibile?
Quello che conta, però, è l’esperienza, come afferma la stessa azienda. Lo shopping al buio è presentato come un’adrenalinica “caccia al tesoro” che, oltre a regalare un brivido di piacere a chi vi partecipa, farebbe persino bene al pianeta. King Colis sostiene di sposare “un approccio eco-responsabile che incoraggia l’economia circolare e contribuisce a ridurre l’impronta di carbonio causata dai rifiuti”. È davvero così?
Molti esperti di economia circolare mettono in dubbio la sostenibilità di questo modello di business. Acquistare pacchi senza conoscerne il contenuto può incentivare il consumismo impulsivo, contraddicendo i principi di un consumo responsabile. Inoltre, se gli oggetti acquistati non soddisfano il cliente, potrebbero comunque finire nella spazzatura, vanificando qualsiasi intento ecologico. Non a caso, molte recensioni lamentano prodotti di scarso valore, talvolta pari a pochi centesimi.
King Colis
Cosa c’entra Amazon?
Nei numerosi video che raccontano le vendite al buio, molti clienti dichiarano di tentare la fortuna sperando di trovare prodotti di Amazon, magari uno smartwatch o un paio di cuffie. King Colis ha infatti spesso menzionato il colosso dell’e-commerce tra le fonti dei pacchi.
Tuttavia, Amazon ha smentito qualsiasi collaborazione diretta con King Colis, affermando che la maggior parte dei resi viene rivenduta, restituita ai venditori, liquidata o donata, e che non lavora con rivenditori di mystery box.
Nessuna garanzia
Anche se King Colis dichiara che far sorridere i clienti “è l’obiettivo numero uno”, non si assume alcuna responsabilità su quello che vende. L’azienda afferma chiaramente di non sapere cosa c’è nei pacchi e di non verificarne il contenuto.
Chi li acquista potrebbe trovare prodotti rotti, inutilizzabili o contraffatti, senza poter fare nulla. Non esiste alcuna garanzia né possibilità di reclamo, e l’unica cosa che King Colis assicura è che il pacco pesi più o meno quanto dichiarato con una tolleranza di 200 grammi. In sostanza, ogni acquisto è una scommessa senza alcuna tutela per il cliente.