Da Olly a Damiano David. Dalla psicologia alle massime della Grecia Antica. La bellezza serve
Olly, neo vincitore del Festival di Sanremo, con la sua attitudine e il suo sorrisone da bravo ragazzo viene già osannato come sex symbol. Da sempre la bellezza e la sexitudine giocano un ruolo fondamentale nel mondo dello spettacolo e non solo e lui ex giocatore di rugby, spalle larghe, sguardo dolce e erre morbida, ha riempito le serate di Sanremo non solo con una canzone melodica e sdolcinata perfetta per sedurre tutti, ma anche con la sua prestanza fisica.
I suoi baffi sono stati definiti porno, la canotta bianca e camicetta azzurro chiaro di raso sembra aver mandato in visibilio un po’ di gente e la sua professionalità seppur così giovane è ammirevole. Quando, nei giorni precedenti alla finale, gli chiedevano se pensasse di vincere dichiarava (a Vanity Fair) sicuro: “Sono molto concentrato su Sanremo ma anche sul dopo, soprattutto sui concerti e sulle persone che hanno già acquistato i biglietti. Me la vivo serenamente”. Un tipo solido insomma focalizzato sul suo pubblico (che fa sexy), laureato (che fa sexy) pure sportivo (che fa sexy).
E Olly cosa fa? Arriva al primo posto, ovviamente, si sa che la vittoria è molto sexy. Ma sono state anche le sue qualità ad aiutare la sua canzone a vincere? Alcune star sono considerate sex symbol non solo per un giudizio estetico, ma perché incarnano una tipologia estetica di persona. E questo tipo va a toccare delle corde a cui diamo più o meno valore, facendo sembrare le persone in questione più attraenti di quanto lo siano nella realtà.
I tipi sono i famosi belli/e della porta accanto o gli altrettanto stereotipati belli, maledetti e impossibili. Secondo alcuni studi, sembrerebbe che quando siamo portati a riconoscere ad una persona una qualità positiva, per esempio l’essere il tipo della porta accanto, riconosceremo anche altre numerosissime qualità, una sorta di moltiplicazione non dei pani e dei beni ma delle virtù.
Capita quindi sempre più spesso, che quando abbiamo delle aspettative verso una persona, il più delle volte queste aspettative tenderanno a ingigantirsi e a diventare sempre più alte. Questo succede anche quando pensiamo che una persona sia molto più bella della media, risulterà quasi per magia più simpatica, più attraente e più intelligente e perché no, con una voce e una canzone bellissima.
Il tipo della porta accanto di sicuro è gentile, non si negherebbe mai per un autografo, per un selfie e per scambiare due parole. Avremo quindi delle aspettative più alte rispetto a tutte le altre qualità oltre alla bellezza, anche se ancora non abbiamo avuto il tempo di indagare se effettivamente la persona in questione, si meriti una così alta considerazione. Per ora la teoria sembra giusta infatti, il tipo della porta accanto annulla la sua partecipazione all’Eurovision per rispettare la toruneè già sold out, e questo a tutti sembra decisamente sexy. Magari l’ha annullata semplicemente per una strategia di marketing, ma è meglio rimanere intorpiditi dal sexy.
@manuelemangiarotti Olly vincitore di sanremo2025 andava di fretta #olly #sanremo2025 #vincitore #balordanoatalgia #sanremo ♬ suono originale - Manuele Mangiarotti
Mentre, di uno come Damiano David che interpreta il bello e impossibile ci attrae la voce, il testo delle canzoni o la sua prestanza fisica? Di sicuro dal bello e impossibile possiamo aspettarci di tutto, che si rasi i capelli, che li colori di viola, che vada sul palco nudo o che indossi uno smoking, lui può fare tutto e questo poter fare tutto aumenta la stima che abbiamo di lui, le conferme vanno alle stelle, l’ammirazione fiorisce.
Può anche non salutarci, non fermarsi per un autografo, lui può perché è bello e quindi impossibile. Interpreta un ruolo e gli è concesso.
In un’epoca dove l’inclusione è un po’ la parola d’ordine e si cerca di cancellare le diversità partendo da quelle più evidenti, legate all’aspetto fisico, come il colore della pelle, la corporatura, troppo magri, troppo grassi, per poi passare al ceto sociale, all’età e dove quindi tutte le discriminazioni vengono percepite culturalmente come sempre meno accettabili la realtà non sempre va di pari passo con le intenzioni.
@ilmessaggero.it Damiano David improvvisa un concerto in un locale di Parigi. L'influencer Van Toan stava suonando il brando "Born with a broken heart" al pianoforte (il primo singolo di David senza i Maneskin) su richiesta di due clienti. In quel momento l'artista italiano siu è alzato e ha accompagnato con la voce l'influencer che suonava il pianoforte regalando un momento magico agli avventori del locale. . . . [#IlMessaggero] #david #damianodavid #maneskin #pianoforte #musica #show ♬ suono originale - Il Messaggero
Siamo ancora qui ad etichettare chi è sexy e chi no, perché la prestanza fisica fa ancora differenza e sempre la farà. Per il sociologo francese Jean-François Amadieu non c’è alcun dubbio riguardo al fatto che gli individui più attraenti abbiano maggiori opportunità di trovare per esempio un lavoro. Secondo il professor Albert Mehrabian, l’impatto che noi abbiamo su qualcuno è legato nel 55% dei casi al nostro viso, nel 38% dalla nostra voce e solamente dal 7% su ciò che noi diciamo, figuriamoci su ciò che cantiamo. Non possiamo vivere senza la Bellezza. Anche per gli antichi greci il concetto di bellezza era fondamentale: “kalòs kai agathòs”, significa “bello e buono” inteso come “valoroso in guerra” e come “in possesso di tutte le virtù”.
La bellezza era (ed è ancora) quindi indice di virtù, di rettitudine, consente di capire cosa è buono. Il genere umano è strettamente legato alla bellezza perché è un concetto etico, essere belli vuol dire essere buoni e, degni d’amore, o almeno così ci hanno insegnato i greci. Una cosa però è certa la bellezza non basta, è utile, accende l’attenzione su di sé, ammalia ma non basta.
Quello che serve è il pezzo giusto se si parla di musica, l’intelligenza se si parla di altri campi, la simpatia se si vuole sopravvivere e una dose incommensurabile di fortuna, insomma se sei bello buon per te ma “ora facci vedere di che pasta sei fatto” altrimenti sparire come una meteora è altamente probabile.
Quello che ora serve a Olly è invece solo tempo, per dimostrare che oltre ai muscoli c’è di più. D’altronde non si diceva che sarà solo la bellezza che salverà il mondo? Damiano a te l’ardua sentenza, Olly ancora non lo sa.