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Active Pilates Club Acrimònia Magazine

Quando il pilates diventa un atto creativo

Tempo di lettura: 2 min.

Dalla danza al pilates, passando per la Milano più attiva: la storia di Annalisa Pezzuolo e del suo metodo dinamico che trasforma ogni allenamento in un viaggio di consapevolezza.

A metà strada tra disciplina e leggerezza, ActivePilatesClub è l’esempio perfetto di come il movimento possa diventare una forma di espressione personale.
Dietro questo progetto c’è Annalisa Pezzuolo, piemontese di nascita e milanese d’adozione, una trainer che ha saputo unire formazione accademica e sensibilità artistica per creare un approccio al fitness unico nel suo genere.

Prima di scoprire il pilates, Annalisa ha vissuto per anni immersa nella danza classica e moderna. Una formazione che oggi si riflette nel suo modo di insegnare: preciso, armonico, ma mai statico. Dopo la laurea in Economia Aziendale e un percorso in Marketing Management, decide di cambiare completamente rotta per seguire la sua vera vocazione: il movimento.

La sua formazione presso Pilates Italia secondo il metodo Stott – la versione contemporanea ideata partendo dai principi di Joseph Pilates – le ha permesso di sviluppare uno stile personale in cui la tecnica si fonde con la creatività. Le sue lezioni non si limitano a una sequenza di esercizi: diventano uno spazio di esplorazione del corpo e della mente.

Annalisa insegna anche Antigravity, disciplina che porta il corpo a muoversi sospeso tra forza e leggerezza, e che rispecchia la filosofia che sta alla base del progetto ActivePilatesClub: il corpo come mezzo di libertà.
Ogni allenamento è costruito per stimolare la consapevolezza e il controllo del proprio corpo, ma anche per tonificare, definire e armonizzare. Nessuna ricerca ossessiva della performance: solo equilibrio, energia e autenticità.

Il risultato è un metodo dinamico, accessibile e adatto a chiunque voglia ritrovare il piacere di muoversi in modo consapevole.
Perché, come ricorda Annalisa, “allenarsi non significa solo cambiare il corpo, ma imparare ad ascoltarlo”.

Illustrazione di Gloria Dozio – Acrimònia Studios
2560 1440 Acrimònia
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