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Quali sono le professioni più fedifraghe?

Tempo di lettura: 3 min.

Finiti i festeggiamenti per il giorno degli innamorati è arrivato il momento di tornare alla dura realtà, fatta di pulsioni non contenute e di buoni propositi non del tutto valorizzati.

Un vecchio adagio cinematografico recita che le corna sono come le scarpe: non basta saperle mettere, bisogna anche saperle portare. Siccome però questa pacata consapevolezza non sempre riesce ad essere dimostrata nei momenti più delicati della vita di coppia, meglio prepararsi e documentarsi, per cogliere i segnali di allarme e magari giungere con maggiore consapevolezza all’inevitabile ma non per questo meno amaro momento della verità.

Stando allo studio condotto da Gleeden (2017) – sito francese di incontri extraconiugali per persone sposate e infedeli –  esiste una classifica delle professioni più a rischio infedeltà. Dal primo al primo terzo posto si registrano tra gli uomini: imprenditori, medici e consulenti/liberi professionisti. Le donne che tradiscono di più sono, invece, assistenti/segretarie, consulenti/libere professioniste e commercianti. 

Tra le situazioni lavorative più a rischio ci sarebbero, quindi, quelle che prevedono orari molto flessibili, turni notturni e viaggi imprevisti e improcrastinabili per esigenze di servizio. E così gli imprenditori sarebbero la categoria che si trova nelle condizioni ottimali per agevolare frequentazioni promiscue ed al di fuori del rapporto affettivo ufficiale. Complici le necessità legate alla flessibilità, alla imprevedibilità degli impegni legati alla vita aziendale, alla pluralità di contatti e frequentazioni, sarebbe questa una delle professioni più a rischio. Specularmente sarebbero assistenti e segretari/e ad essere tentati in modo più pressante dalle possibilità di non rispettare gli impegni, più o meno espliciti, assunti prima di uscire di casa al mattino. In questo caso i più ricorrenti cliché in fatto di relazioni extra verrebbero confermati, con buona pace di chi si trova una di queste categorie come compagno/a di vita. 

 
 
 
 
 
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Anche le categorie professionali legate al variegato mondo della sanità e dell’assistenza sarebbero piuttosto esposte alla tentazione di creare uno o più legami in aggiunta a quello che formalmente sarebbero tenuti ad onorare. In questo caso sono i rapporti necessariamente stretti e continui con i colleghi ed anche i lunghi turni notturni e le procedure legate al lavoro che metterebbero in crisi le granitiche certezze legate al rifiuto di rapporti con altri partner o con i partner di altri. 

Occhi aperti e antenne ben dritte anche per dipendenti pubblici e liberi professionisti, per ragioni opposte ma convergenti. Riunioni, frequentazioni quotidiane e strette, prolungate sessioni di lavoro ed anche la possibilità di “lavorare da casa” forniscono altrettante tentazioni ed occasioni per intraprendere relazioni clandestine o meno impegnativi momenti di non appropriata intimità. 

Una volta verificato che la situazione lavorativa del partner non rientri nella casistica da bollino rosso sarà opportuno riscontrare anche la presenza di segnali premonitori in grado di suggerire la necessità di una particolare vigilanza sulle virtù dell’altro/a. Tra gli elementi più comunemente oggetto di attenzione sembrano esserci una ancora maggiore distrazione e disattenzione verso l’oggetto delle conversazioni; una assidua e strettissima vicinanza allo smartphone, cullato e sorvegliato come un bebè oppure schermato e protetto in modo eccessivo; una inusuale attenzione ad abbigliamento ed aspetto fisico in generale; un logorroico desiderio di condividere dettagli infiniti quanto insignificanti della sua giornata; l’improvvisa nascita di nuovi e del tutto incongrui hobby e modi di passare il tempo libero; l’ancora più improvvisa tendenza a tornare a casa, spesso dopo lunghissime giornate di lavoro, con regali più o meno impegnativi ma provenienti da attività commerciali situate nella stessa zona della città.

 
 
 
 
 
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Fatte tutte queste valutazioni, stando agli esperti della materia, potrebbe esserci una semplice e lineare spiegazione per un cambiamento nel comportamento del vostro partner. Ma se l’istinto vi dice che lui/lei/loro vi sta tradendo, probabilmente è proprio così. 

E ce ne si farà una ragione. 

 

 

Illustrazione di Gloria Dozio – Acrimònia Studios

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