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lunedì, 02 Dicembre 2024
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lunedì, 02 Dicembre 2024

Pulp Podcast, il nuovo podcast di Fedez e Davide Marra

Tempo di lettura: 3 min.

Ieri la prima puntata, tra elementi di continuità e novità che preannunciano un buon prodotto audiovisivo

Si sono finalmente riaccesi i microfoni e i riflettori sul Fedez podcaster: alle 14.00 di ieri è andato in onda il primo episodio di Pulp Podcast, il podcast condotto con Davide Marra, già suo gregario a Muschio dopo la rottura col socio Luis Sal. Un nuovo spazio di libertà, in cui esprimersi senza vincoli e filtri, in una modalità che mancava al rapper meneghino: l’ultima apparizione nell’ormai suo ex canale risale a marzo 2024. Otto mesi in cui ha pensato a quali errori del passato non commettere, a cosa mantenere di ciò che aveva funzionato nell’esperienza muschiata e cosa riadattare alle esigenze del co-host, che vanta una lunga esperienza dietro ai microfoni.

La lite con Sal è roba del paleolitico, per i tempi dei social e visti i fatti che hanno riguardato Fedez nell’ultimo anno. Il rapper non ha però resistito a scoccare, nel trial postato qualche giorno fa sulla neonata pagina Instagram del podcast, una frecciatina verso quello che ora è a tutti gli effetti un competitor. Mentre un addetto delle pulizie mette ordine nel nuovo studio, tra i reperti di puntate storiche, sbuca un vasetto di muschio che puzza di vecchio, cestinato senza troppe storie. Un manifesto, chiaro e preciso: Pulp podcast proverà l’assalto al suo vecchio pubblico; non è un caso quindi che la prima puntata  (forse anche le prossime?) sia uscita proprio di lunedì, alle 14.00, orario in cui è disponibile anche l’episodio settimanale dei fratelli Sal. Se c’è una cosa che Fedez ha compreso e sta padroneggiando è l’uso del dissing per creare hype: in amore e nella podcasteria, si sa, ogni mezzo è lecito.

Chiuso il capitolo col passato, passiamo al presente. Il set di Pulp Podcast è meno Fedez e più Marra: un omaggio al cinema, soprattutto ai capolavori in salsa pulp, grande passione dell’ex Cerbero Podcast. Alcuni elementi richiamano la reggenza Lucia-Marra del precedente podcast: il tavolo centrale, con il primo sulla fascia destra, il secondo esterno sinistro. Persino regia, inquadrature larghe e strette e tagli rimandano al recente passato: accortezze queste per traghettare il pubblico da un prodotto all’altro, senza cambiarne le abitudini audio e video. Sulle tematiche che verranno affrontate ci si aspetterà schiettezza e assenza di taboo, in linea con il genere da cui il podcast prende il nome. Sulla caratura degli ospiti, Fedez certamente non deluderà: il suo è un nome mediaticamente forte, in grado di attrarre personalità e storie di un certo rilievo, così come ha fatto in passato. Nelle ultime puntate di Muschio, aveva fatto intendere che fosse vicino a portare ai suoi microfoni politici e personalità di tutto rispetto ed esclusivi; non ci sono motivi per i quali questi possano preferire il Muschio di oggi al neonato Pulp, soprattutto osservando la tipologia dei contenuti del primo, da un anno a questa parte.

Marra e Fedez hanno però iniziato con un tema molto caro al rapper: la salute mentale. Il tema della prima puntata è stato la sindrome di Tourette; ospiti sono stati Sabrina Marchetti, forse la prima tourettica a parlarne su internet, e il professor Antonio Malgaroli, psichiatra e ordinario di Fisiologia presso l’Università San Raffaele di Milano. Dalle battute sulla coprolalia alla pet therapy, passando per le difficoltà della vita quotidiana e ai progressi della ricerca psichiatrica: sessanta piacevoli minuti in cui profondità e leggerezza sono state bilanciate perfettamente. Si nota un miglioramento dei tempi di conduzione, appresa dalla grande esperienza di Marra; quasi assenti l’accavallamento di voci e le interruzioni degli ospiti, due componenti spesso recriminate a Fedez: qualche “io” e “posso dire” gli è scappato, ma è in via di guarigione.

Parafrasando l’intro del podcast, vogliamo arrivare al succo, nel frattempo ci godiamo la polpa: buona la prima Marra e Fedez.

Illustrazione di Gloria Dozio – Acrimònia Studios
2560 1440 Federico Ingemi
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