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PFW: il capo FW20/21 protagonista delle passerelle parigine

Tempo di lettura: 3 min.

Pronte a splendere?

Le settimane della moda, si sono concluse a Parigi, città in cui lo stile ha sempre occupato un posto in prima fila. Come ogni anno le Maison francesi ci hanno fatto sognare, facendoci avvicinare sempre di più all’alta moda.

Cosa se non l’abito da sera poteva essere protagonista delle Maison francesi?

In ogni show, il finale è totalmente dedicato alla sera, il momento di massimo splendore e femminilità. L’abito da sera non ha una precisa collocazione all’interno della storia. Ogni epoca ha la sua versione: le tuniche greche decorate da gioielli in oro, gli abiti regali indossati da re e regine, i corpetti stretti con le gonne ampie dei salotti di fine ottocento e le vestaglie di seta e piume degli anni venti.

L’abito da sera ha sempre accompagnato le donne e anno dopo anno le ha sempre fatte sentire sentire belle, sofisticate e al centro dell’attenzione.

Sono così le donne che indossano Givenchy, re dell’eleganza, che per una serata indimenticabile propone una jumpsuit bianca. Piume e perline corrono sulla parte superiore ed enfatizzano il punto vita dando un tocco alternativo alla plissettatura sofisticata.

Valentino sceglie il ‘vedo non vedo’ per l’abito nero e trasparente che mette in mostra le forme del corpo femminile. Il capo è un mix perfetto tra la sensualità delle trasparenze e l’animo bambino delle rouges sul collo, i polsi e la gonna.

Le donne Balmain di notte si trasformano in eroine valchirie: abiti in raso che ricordano il mondo greco/romano confluiscono in un mantello, una cintura di pelle con una grande fibia dorata dona un tocco aggressivo e avventuriero.

Saint Laurent ha conquistato gli spettatori con i giochi di luce sulla passerella così netti da risaltare al meglio i colori vivaci della collezione. L’abito da sera si tinge di blu elettrico: avvolta da balze e vollant la donna Saint Laurent affronta la notte nei locali parigini dove il suo animo sbarazzino conquista la scena.

Ultimo ma non ultimo, Paco Rabanne rimane fedele alle sue storiche reti di placche metalliche rivisitandole e proponendo un abito di perline che fanno brillare le curve del corpo della modella.

A conquistare gli invitati ed il web è stata la Maison Balenciaga che, contro le leggi della natura, ha fatto camminare le modelle a filo dell’acqua. Ed è così che in un mare di stupore hanno sfilato, avvolte da schizzi d’acqua e da abiti color block avvolti alla perfezione attorno al corpo. Il tessuto colorato si adatta alle forme del corpo creando giochi di contrasto: da un lato diventa una seconda pelle, rimanendo aderente al corpo; dall’altro forma drappeggi morbidi che si raccolgono nei punti giusti. Eleganza e follia sono le parole d’ordine di questa sfilata che rimarrà per certo negli archivi della mostra memoria.

150 150 Giorgia Festi
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