Un film diretto da Floria Sigismondi e Alessandro Michele
“Ho scoperto che erano passati 100 anni. Io dentro lo show ho messo degli ingredienti che sono un po’ il mio immaginifico della mitologia del brand, e come in tutte le grandi saghe non si sa nemmeno cosa è vero e cosa è falso”, dichiara Alessandro Michele, il direttore creativo di Gucci dal 2015 e anche del film Gucci Aria, che oggi debutta in streaming e presenta al mondo l’ultima collezione del brand.
Una collezione speciale, perché è trascorso un centenario da quando nel 1921, Guccio Gucci fondò l’omonimo marchio a Firenze. Il resto è storia, una storia che Michele accosta alla mitologia, al confine tra vero e falso e reinterpreta secondo lo zeitgeist come suo solito.
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La scena ha inizio di sera, all’ingresso del Club Savoy. All’apparenza un locale un po’ bohémien, in realtà nasconde un mondo incantato che lo spettatore raggiungerà solo dopo aver attraversato l’intera collezione. Due camere illuminate, la prima di rosso, la seconda da luci bianche e dai flash dei fotografi e delle installazioni, costituiscono la passerella.
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La scelta della musica è molto chiara: hit come Gucci Gang, Green Gucci Suit e Gucci Flip Flops avvicinano lo spettatore all’attuale panorama musicale ed evidenziano il posto occupato da Gucci nella cultura pop del 21esimo secolo. Un posto che in gran parte è il risultato del duro lavoro di Alessandro Michele, che dal 2015 ad oggi ha avuto il talento necessario per trasformare Gucci in un fenomeno popolare che va dall’alta moda alle strade senza perdere la sua identità e diventando l’oggetto del desiderio di molti.
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Nella collezione non mancano pezzi classici, come i completi in grigio e beige ma anche in giallo acido. Protagonisti d’eccezione di Gucci Aria però sono i pezzi della collaborazione storica con Balenciaga, la maison francese di alta moda che ha realizzato con Gucci borse e capi unici che uniscono questi colossi.
L’hourglass della casa di moda francese ad esempio, viene proposta con la logo print di Gucci, altra protagonista indiscussa della collezione. Infatti la logo-mania, un vero e proprio fenomeno che ha coinvolto tra gli altri Gucci, è più che presente in Gucci Aria: completi, cappotti, borse, stivali e look interi usano questa stampa con leggere variazioni.
Non mancano gli accessori memorabili, come un coniglietto bianco accarezzato dalla modella mentre sfila, dei cuori rivestiti di pietre tenuti in mano e soprattutto dei caps chiaramente ispirati al mondo dell’equitazione. Inoltre fa un cameo Gucci Beauty, con una modella che si ferma per ripassare il rossetto.
Particolari anche i piercing pendenti in stile septum su molti look.
Il viaggio si conclude sulle note di Waiting For The Stars, quando tutti i protagonisti raggiungono finalmente un paesaggio idilliaco, popolato da conigli e uccelli, dove cavalli bianchi corrono liberi, ci si bacia ed infine si fluttua leggeri verso qualcosa di più alto.
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