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P. Diddy: le teorie del complotto più assurde sul caso del momento

Tempo di lettura: 2 min.

Le cose da non sapere

“Di sicuro c’è solo che è morto” era il celebre incipit con il quale il giornalista Tommaso Besozzi, nel 1950, iniziava il pezzo in cui raccontava sull’Europeo la morte del bandito siciliano Salvatore Giuliano.Nel più recente caso di Sean “Diddy” Combs, famoso e ricchissimo rapper, discografico e imprenditore newyorkese – noto anche come Puff Daddy o P. Diddy – c’è di sicuro il suo arresto lo scorso 16 settembre e le incriminazioni per traffico sessuale e racket.

Tutto è partito dalle accuse dell’ex fidanzata Cassandra Ventura e da un video in cui lui la prendeva a calci e la trascinava nel corridoio di un hotel. Contro Diddy ora ci sono oltre 20 denunce ufficiali oltre alle testimonianze di altre 100 persone che hanno detto di avere subito abusi da lui e che potrebbero intentare altre cause.

Secondo la procura, l’imprenditore miliardario sarebbe il leader di un’organizzazione criminale che, dagli anni Novanta fino a oggi, avrebbe drogato, maltrattato e costretto numerose donne a partecipare a esibizioni sessuali, spesso registrate di nascosto, conosciute come freak-offs.

Data la sua fama e vicinanza a diversi grossi nomi dello showbiz americano, però, intorno alla vicenda stanno emergendo molti dettagli confusi o irrilevanti, notizie false e vere e proprie teorie del complotto. Abbiamo raccolto le più assurde.

Le molestie a Justin Bieber

Quella circolata di più riguarda una strofa cantata da Justin Bieber dove la popstar canadese denuncerebbe gli abusi di Diddy. Peccato che la canzone, “Lost Myself at a Diddy Party”, sebbene realistica, sia stata creata con l’intelligenza artificiale.

Le morti di chi sapeva troppo

Secondo un’altra teoria, circolata su TikTok, la canzone di J. Cole “She Know” collegherebbe Diddy ad alcune morti di celebrità come quelle delle cantanti Aaliyah e Left Eye e di Michael Jackson. Sapevano troppo dei festini e potevano parlare, sarebbe la tesi.

Altri hanno sostenuto anche che Combs avesse qualcosa a che fare con la morte della sua ex, la madre dei suoi figli, Kim Porter, scomparsa nel 2018 a causa di una polmonite.

La vicinanza a Kamala Harris

Mentre si avvicinano le elezioni americane i repubblicani hanno cercato di mettere in cattiva luce la candidata democratica Kamala Harris sostenendo che conoscesse personalmente Diddy. Una tesi corroborata solo dal fatto che le star della musica e del cinema a stelle strisce generalmente parteggiano per democratici. Le foto circolate che li ritraevano insieme erano solo fotomontaggi. Donald Trump, invece, ne può vantare di vere.

L’olio per bambini

Più che teoria del complotto un dettaglio vero, ma ancora da chiarire, sul quale però si sono sprecate le interpretazioni. Durante le perquisizioni nelle proprietà di Diddy sono state rinvenute 1.000 bottiglie di olio per bambini. Non è un reato, però in molti hanno pensato servisse per le maratone di sesso che Combs avrebbe organizzato durante le sue feste private.

I tunnel sotto la villa

La casa di un supercattivo non può non avere tunnel segreti sotto terra, come una specie di bunker. Magari con una stanza della tortura. Lo ha pensato, e detto, più di qualcuno, ma senza alcun riscontro oggettivo. Al massimo ci sarebbe una grotta usata come piscina, secondo il L.A. Times.

Illustrazione di Gloria Dozio – Acrimònia Studios
2560 1440 Tommaso Meo
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