La rivista amata da un’intera generazione di ragazze
C’erano i poster giganti di Beverly Hills 90210 con cui tappezzare la camera, gli stickers delle boy-band del momento e le risposte alle domande più insolite e imbarazzanti. Il settimanale Cioè lo si leggeva un po’ in segreto, da sole o con le amiche più fidate, durante i pomeriggi a casa.
Pubblicato a partire da ottobre 1980, il pubblico a cui si rivolge è prettamente adolescenziale e di sesso femminile. Ogni settimana, ad accompagnare il giornalino, trovavamo gadget di vario tipo, tra cui cosmetici, braccialetti e piccoli accessori di cancelleria.
I temi principali sono legati alla moda, al cinema, alla cronaca rosa, all’amore e alla sessualità. Con cifre record come le 800 mila copie vendute ogni settimana, Cioè è stato decretato dalle proprie redattrici come “la rivista amica del cuore delle ragazze”.
L’ex redattrice Elisabetta Tonelli ha definito il lavoro nel famoso giornalino come una vera e propria “missione”. Ogni numero, ogni uscita, prometteva grandi novità e originalità. Una delle voci confermate? Le scrivanie delle dipendenti erano costantemente riempite dai gadget e regali che la rivista proponeva ai lettori, oltre agli extra ricevuti a serate ed eventi, per la gioia di figlie e parenti. Vi erano rossetti, profumi, portachiavi e ombretti.
Con la fama, arrivano le prime visite importanti nei corridoi del giornale. Riccardo Scamarcio, reduce dal cult “Tre metri sopra al cielo”, Francesco Totti e lo storico fidanzato di Pamela Anderson, Marcus Schenkenberg.
I tratti distintivi erano certamente le rubriche rivolte alle ragazze. Spesso in redazione arrivavano lettere e storie che non potevano essere pubblicate. Cioè era un vero e proprio punto di riferimento per tantissime adolescenti, che confidandosi tramite carta e penna, sembravano davvero parlare con una loro amica.
Negli ultimi anni la sigla Cioè è tramontata in testate di altre riviste come Cioè Girl, Cioè Max e Cioè Test. Oggi ancora indimenticabile, mantiene la leadership del settore, ed è presente anche sul web e in vari canali social.
Simbolo degli anni 80-90, ha rappresentato un must per le giovanissime, un grande coinvolgimento verso il mondo dello spettacolo e una sorta di piccola rivoluzione. Ricordiamo tutte quel piccolo giornale e la gioia di uscire dall’edicola, specialmente di domenica, con l’ultimo numero. Impagabile oggi, dato che su internet troviamo ogni risposta, la sensazione di affidarsi alle “esperte” e aprire il nostro cuore.