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Nobody Wants This: 5 motivi per cui la serie Netflix ha fatto breccia nei cuori dei più

Tempo di lettura: 2 min.

Una ricetta di successo che punta sulla nostalgia

Nobody Wants This, serie che ha fatto il suo debutto su Netflix lo scorso 26 settembre, è stata già stata rinnovata per una seconda stagione visto l’apprezzamento raccolto nel giro di quindici giorni. Nel momento in cui scriviamo è in top-ten da cinque settimane sulla piattaforma. A dispetto del titolo, sembra che tutti vogliano (vedere) Nobody Wants This.

Ma qual è la ricetta segreta che ha reso una commedia romantica all’apparenza come tante altre un fenomeno da milioni di streaming?

Gli idoli di inizio Duemila

La scelta come protagonisti di Kristen Bell – l’agnostica podcaster Joanne – e di Adam Brody – il bel rabbino Noah – avrà probabilmente scaldato i cuori ai trentenni del 2024 cresciuti guardando telefilm come Veronica Mars e The O.C. Nel primo Bell interpretava l’omonima liceale con la passione delle investigazioni, mentre nel secondo Brody era Seth Cohen, il bravo ragazzo che ha fatto innamorare una generazione di adolescenti.

Un omaggio a due serie iconiche di inizio anni Duemila o un subdolo calcolo di convenienza? Chissà. In ogni caso la strana coppia che i due formano nel nuovo show creato da Erin Foster sembra funzionare.

Reference per millennials

L’intera serie, però, strizza l’occhio alle passioni e ai riferimenti dei millennials, dalla musica pop e indie che fa da colonna sonora, alla meet cute – l’incontro casuale che innesca la scintilla tra Noah e Joanne – tanto usato nelle rom-com di pochi decenni fa. Scelte precise e calcolate che hanno fatto sentire più di qualcuno a casa. Come ha scritto Alice Valeria Oliveri su Domani “tutto Nobody Wants This si incastra nell’algoritmo di un trentenne che non vuole dire addio alla sua adolescenza”.

Gli outfit pieni di coolness

La retromania riguarda anche gli outfit. Joanne indossa per esempio capi come le camicette boho che erano molto popolari nei primi anni Duemila, insieme alle Adidas Samba, un must per Millennials e Gen Z. Noah spazia invece tra il normcore e lo stile da papà, con la scelta di qualche indumento dall’aria vintage. Tutto comunque molto cool.

Un gran cast secondario

Le famiglie e gli amici dei protagonisti formano un cast di personaggi secondari che regge bene la scena anche quando loro due non ci sono. Su tutti spiccano Morgan (Justine Lupe), la svampita sorella, nonché co-host di podcast, di Joanne, e Sascha (Timothy Simons) l’irresistibile fratello maggiore di Noah.

Romanticizza una relazione sana

Basta drammi, finalmente un rapporto sano e maturo, devono aver pensato in molti. Nonostante la storia d’amore tra Joanne e Noah sia all’inizio improbabile, non si trasforma in una relazione tossica.

Equivoci e incomprensioni ci sono, e sono spesso il motore della storia, ma servono a esplorare i dilemmi e le sfide che derivano dalle divergenze di fede e valori dei due protagonisti, ma senza red flag. Per questo, come ha commentato uno spettatore su X, Nobody Wants This è Fleabag per persone mentalmente stabili”.

Illustrazione di Gloria Dozio – Acrimònia Studios
2560 1440 Tommaso Meo
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