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Neuralink: avveniristico ma (ancora) non ci vivrei

Tempo di lettura: 3 min.

Cosa si dice dell’ultima trovata di Elon Musk

Invenzione rivoluzionaria, pericolosa fantascienza o solo aggressivo marketing? Come annunciato da Elon Musk a fine gennaio, Neuralilnk, la sua ennesima società, ha impiantato per la prima volta un chip in un cervello umano. Questa tecnologia, chiamata Telepathy, è in fase di sperimentazione con l’obiettivo finale di portare pazienti con gravi disturbi neurali o paralisi a interfacciarsi con dispositivi digitali tramite segnali cerebrali, ossia con il pensiero. 

Sebbene Neuralink non sia la prima né l’unica società a lavorare su questo tipo di tecnologia, come tutte le cose in qualche modo legate al tycoon di origine sudafricana, l’annuncio ha fatto in breve il giro del mondo e le reazioni, non sempre a fuoco, si sono sprecate in rete.

Ne abbiamo raccolte un po’ per voi.

No, grazie 

Paradossalmente su X, il social comprato l’anno scorso proprio da Musk i commenti variano spesso tra lo scettico e il catastrofista, inframezzati da molti meme ironici e battute taglienti. Alcune con protagonista lo stesso patron di Tesla in versione controllore di cervelli. “No grazie”, dice qualcuno rispondendo a un tweet dove si menziona il chip di Neuralink; “Spaventoso”, gli fa eco qualcun’altro. 

 

Ancora c’è chi scrive: “L’inizio della fine”, oppure chi è convinto che “Musk dovrebbe provarlo su sé stesso”. Quotato anche chi tira in mezzo Joe Biden. “È il male” o “la strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni” sono altre reazioni impaurite. In minoranza invece gli utenti disposti a dare volentieri una possibilità allo sviluppo di Telepathy come chi twitta: “Mi incuriosisce”, o chi ammette si tratti di un passo potenzialmente importante per l’umanità, un vero e proprio “milestone.

Stiamo a vedere

Sul forum italiano dedicato alla tecnologia Hardware Upgrade le discussioni sono accese, ma spesso, più che commentare la tecnologia di Neuralink in sé, per quello che si sa, le opinioni si dividono in pro o contro Musk (“Muschio” per i detrattori), reo di promettere fuffa o di essere schiavo del marketing, più che un benefattore dell’umanità. Non mancano i trolI o chi butta la palla in tribuna affermando di non vedere l’ora di avere un chip in testa perché finalmente potrà “giocare senza monitor”. 

Tra i molti dubbiosi, qualcuno non vede necessariamente con timore l’avvio della sperimentazione umana dopo quella animale. “Questo primo impianto” prova a ragionare un utente “non ha la pretesa di funzionare o non funzionare. Servirà semplicemente a capire se la tecnologia ha degli effetti tangibili sull’uomo per poi cercare di migliorarne gli aspetti positivi ed evitare le controindicazioni”.

Guideremo tutti una Tesla

Reddit restituisce commenti più accondiscendenti verso la ricerca di Neuralink con diversi utenti entusiasti di una prossima era cyberpunk. Sono comunque molte le risposte sarcastiche o equivalenti a un “signora mia dove andremo a finire di questo passo”. Premio commento crossover a chi scrive: “visto la spazzatura che Musk ha fatto diventare Twitter, preferirei non avere questo chip nella mia testa”.

 
 
 
 
 
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Un post condiviso da Neuralink (@neura.link)

Opinioni positive se ne trovano molte sotto al post su Instagram di Neuralink con l’annuncio. C’è chi saluta con eccitazione questa novità con tanto di emoji del fuoco, chi brinda a un nuovo tipo di essere umano e qualcuno che già attende la commercializzazione del chip. A rubare l’occhio è però una battuta (o forse un timore vero): “Così guideremo tutti una Tesla”

Che confusione

Quello che senza dubbio regna dappertutto è un po’ di confusione mista a idee preconcette su tecnologia e su Musk, al centro delle discussione anche quando il focus dovrebbe essere un dispositivo potenzialmente rivoluzionario.

 

 

Illustrazione di Gloria Dozio – Acrimònia Studios

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