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Mi ha lasciato, non lavoro

Tempo di lettura: 2 min.

Il primato delle Filippine: 3 giorni di permesso a chi ha interrotto la relazione amorosa

Paese che vai, usanza che trovi. Nelle Filippine è stato appena proposto un disegno di legge che riconosce il diritto a un congedo non retribuito dopo la fine di una relazione sentimentale. Si chiama “Heartbreak Recovery and Resilience Act” (House Bill 9931) e prevede fino a 3 giorni di pausa per chi sta vivendo una rottura amorosa. L’idea nasce dalla consapevolezza dell’impatto emotivo che una separazione può avere sulla salute mentale e sulle prestazioni lavorative. Il numero di giorni, però, varia in base all’età: 1 giorno per chi ha meno di 25 anni, 2 giorni per chi ha tra i 25 e i 35 anni e 3 giorni per chi ha più di 36 anni. Per ottenerlo, è necessario fornire una dichiarazione firmata che confermi la fine della relazione avvenuta nei 30 giorni precedenti.

L’obiettivo della proposta? Migliorare il benessere di chi lavora. Riducendo il rischio di burnout e aumentando la produttività a lungo termine. Poi, promuovere anche l’uguaglianza di genere, considerando che le donne spesso subiscono maggiori ripercussioni economiche ed emotive dopo una separazione.

@annalisa_explores Lasciare il paese non risolvera j tuoi problemi. Io nelle Filippine ✈️ #Meme #foryou #filippine #traveldestination #viaggisumisura ♬ Originalton - HANSAROSTOCK🔵⚪️🔴

Nel mondo l’idea di concedere congedi legati a situazioni emotive come la fine di una relazione sentimentale non è ancora ampiamente diffusa. Tuttavia, alcune nazioni si stanno muovendo verso una maggiore attenzione al benessere mentale e alla flessibilità dei permessi lavorativi.

  • Paesi Bassi: anche se non esiste un congedo specifico per la fine di una relazione, nei Paesi Bassi è possibile prendersi fino a 2 anni di congedo per malattia, coperti al 70% del salario, per problemi di salute mentale, incluse situazioni di forte stress emotivo.
  • Regno Unito: i datori di lavoro sono legalmente obbligati a tutelare la salute mentale dei lavoratori. Pur non essendoci un congedo per rottura sentimentale, la legge non distingue tra malattia fisica o mentale: i lavoratori possono quindi prendersi giorni di malattia per ragioni emotive o psicologiche​.
  • Giappone: non esiste una normativa che consenta ai lavoratori di prendersi giorni di malattia per motivi emotivi; anzi, è prassi che i dipendenti utilizzino le ferie annuali o congedi non retribuiti per questioni di salute mentale​.
  • Australia: esiste il “Bereavement leave” (congedo per lutto), che permette ai lavoratori di prendere giorni liberi per la perdita di un familiare, ma non è prevista una norma per le separazioni sentimentali. Tuttavia, alcune aziende stanno adottando politiche di benessere mentale che potrebbero coprire situazioni di stress dovute a rotture.
  • In Italia, invece, il diritto al congedo lavorativo è regolamentato principalmente per motivi di salute fisica o familiare (come congedi parentali o malattia). Tuttavia, negli ultimi anni si è assistito a un crescente interesse per la salute mentale dei cittadini.


Che sia arrivato il momento di un cambiamento radicale anche per il bel paese?

Illustrazione di Gloria Dozio – Acrimònia Studios
2560 1440 Giulietta Riva
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