L’ennesimo dilemma etico del consumatore moderno
In un mare di opportunità offerte dallo shopping online, Temu emerge come un’isola paradisiaca, invitante per le sue promesse di convenienza e con l’unico svantaggio di una attesa più lunga per i pacchi. Tuttavia ci sono potenziali pericoli celati dietro l’apparente idillio, rendendo tutto questo solo la punta dell’iceberg di una realtà più complessa.
Il campanello d’allarme: la mancata sostenibilità economica
Il modello di business di Temu, basato su prezzi incredibilmente bassi, sembra troppo bello per essere vero. Le perdite per ogni ordine, stimate da Wired, mettono in dubbio la sostenibilità a lungo termine di questo modello. Sorge spontanea la domanda: come fa Temu a rimanere a galla con un modello economico apparentemente insostenibile?
Immaginate di trovarvi davanti a un rasoio professionale in metallo, dal design vintage e con un set completo di clippers, il tutto a un prezzo che sfida ogni logica del mercato: solo 2,79€. Secondo l’annuncio, questo gioiello della tecnologia di rasatura, che sembrerebbe essere indirizzato ad una clientela professionale, ha raccolto più di 18mila vendite e una pioggia di recensioni positive che ne attestano la qualità, confermate da un rating di 4.5 stelle. La spedizione intercontinentale? Gratuita.
Questo è il puzzle finanziario che Temu ci presenta.
Ora, facciamo un passo indietro e riflettiamo: come può un oggetto del genere, che a prima vista non sembra certo risparmiare su materiali e design, essere venduto a un prezzo inferiore di un panino del fast food? Anche tenendo conto della produzione di massa e di possibili sconti per grandi volumi, le cifre sembrano sfuggire ad ogni ragionamento economico tradizionale.
L’offerta di spedizione gratuita su un prodotto dal prezzo irrisorio, inoltre, solleva un ulteriore quesito: come possono i costi di trasporto internazionali, spesso onerosi, non riflettersi sul prezzo finale?
Dobbiamo ricordare che acquistare prodotti che viaggiano attraverso continenti comporta un costo ambientale elevato. Questo impatto spesso trascurato deve essere considerato quando si valuta la convenienza di piattaforme come Temu. La realtà, con un pizzico di ironia amara, ci suggerisce che essere sostenibili sembra quasi un lusso riservato a chi non deve guardare al sottile.
Assomiglia un po’ alla scena gastronomica: se desiderate nutrirvi esclusivamente di cibi biologici, ricchi di nutrienti e privi di qualsiasi traccia di pesticidi o di derivati animali, preparatevi a spendere una piccola fortuna. Invece, per ricevere al volo un gustoso Big Mac, basta spendere poco, ma non dobbiamo osare chiedere come ci è arrivato nel piatto!
Sembra che la sostenibilità, per quanto desiderabile, abbia il suo prezzo, che spesso non è sostenibile per il portafoglio
È difficile quindi non essere scettici. Nonostante l’entusiasmo iniziale che un tale affare possa generare, è razionale chiedersi se dietro questi prezzi stracciati si nascondano compromessi spesso non visibili all’occhio del consumatore.
La possibile risposta: lo sfruttamento dei dati degli utenti
Recenti ricerche di Grizzly Research hanno lanciato un allarme sulla sicurezza dei dati in Temu, suggerendo che l’app potrebbe funzionare come uno spyware. Questa accusa è particolarmente allarmante considerando che l’app ha fallito tutti i test di sicurezza a cui è stata sottoposta. La raccolta non autorizzata di dati personali è un rischio reale, che solleva seri interrogativi sulla privacy degli utenti.
Nonostante i dubbi sollevati, Temu è ancora disponibile sugli store di app, e si attesta come l’app di shopping più scaricata in America. Questo solleva domande sulla validità dei controlli di sicurezza di Google Play Store e App Store e sulla reale efficacia dei loro meccanismi, essendo addirittura una Google editor’s choice su Android.
Amazon: un approccio diverso?
Amazon, pur essendo più costoso, sembra offrire maggiori garanzie in termini di rispetto dell’ambiente e sicurezza dei dati. Tuttavia, il crescente fenomeno del drop-shipping complica il panorama. Molti venditori su Amazon in realtà acquistano i loro prodotti da piattaforme come Temu, rendendo il confine tra i due più sfumato di quanto si possa pensare.
Questa pratica, sempre più diffusa, vede venditori su Amazon che acquistano prodotti da piattaforme come Temu per rivenderli a un prezzo più alto. Questo rende difficile per noi consumatori distinguere tra prodotti effettivamente forniti da Amazon e quelli provenienti da Temu, portando a una involontaria complicità con le pratiche discutibili di quest’ultima. Oppure, rischiamo semplicemente di pagare di più per un prodotto che in realtà è esattamente identico a quello della controparte cinese.
Un esempio personale, dovuto a mie ricerche su un prodotto che desideravo acquistare, è riportato negli screenshot qui sotto: forse non è lo stesso identico prodotto, ma la foto è certamente uguale. Come possiamo, quindi, discernere?
Temu:
Ci troviamo di fronte a una scelta difficile: compromettere la nostra sicurezza dei dati e l’impatto ambientale per il risparmio economico, o fare scelte più costose ma eticamente più sostenibili? E anche volendo scegliere la seconda opzione: come facciamo? Ce lo possiamo davvero permettere? Queste sono le domande che ci dobbiamo porre prima di cliccare “Acquista ora”, anche se una risposta effettiva, non c’è.
La scelta è nostra, ma ricordiamo sempre che ogni acquisto è un voto per la tipologia di mondo in cui scegliamo di vivere.
Illustrazione di Gloria Dozio – Acrimònia Studios