Heaven e le mille sfaccettature dello street style anni 2000
“Un mondo nel mondo Marc Jacobs”, così lo stilista statunitense definisce Heaven, la sua collezione appena lanciata. Dimenticate lo scenario paradisiaco invocato dal nome, perché Heaven è un tripudio di colori sgargianti e una commistione di subcultures, volutamente provocatoria e con un forte messaggio sociale.
Di cosa è fatto allora questo mondo camp ideato da Marc Jacobs, la cui mascotte è un orsacchiotto a due teste?
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Vogue l’ha definito un ritorno alla Teen Dream Fashion, di cui lo stilista fu pioniere prima che la tendenza della moda fosse ridefinita dall’austerità elegante dell’era Phoebe Philo. All’epoca tutti compravano le T-shirt con le fotografie di Naomi Campbell e Victoria Beckham ritratte da Juergen Teller nel suo piccolo negozio sull’undicesima strada della Grande Mela, tra i cui bestseller vi erano anche preservativi argentati e anelli con cristalli di plastica.
È a questa fase degli anni 2000, mischiata agli anni ’70 e ’90, a cui Heavn si ispira con nostalgia rendendola attuale.
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Il lookbook è firmato dal leggendario fotografo di street style Shoichi Aoki ed è un tributo al pioniere queer Gregg Araki, al magazine FRUiTS (le bibbia dello street style giapponese dal 1997 fonte di ispirazione per tantissimi designer), alle sculture di Mike Kelley e a Cindy Sherman.
La campagna è invece diretta da Larissa Hofmann, con protagoniste personalità amiche del brand come Yoon Ambush, Gin Satoh, Kurebayashi, Daisaku, Iris Law, Jyrrel Roberts, Vegyn, Lily McMenamy e Beabadoobee.
Proponendo un’estetica pop-grunge sovversiva e a tratti psichedelica, Heaven è una collezione polisessuale, fatta di magliette e felpe con scritte come “totally fucked up” e “more teen angst”, gonne a pieghe e baby cardigan in stile divisa scolastica.
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Presentandola ai suoi followers, Marc Jacobs parla di un vero e proprio ritorno all’impulso originale del brand: sovversione, sogno adolescenziale ad occhi aperti, alienation nation, gioventù queer, tossiche ragazze shock della valley, candy raver, fantasia psichedelica e molto altro.
Ma sopratutto Heaven si fa manifesto della fluidità di genere: “Ragazze che sono ragazzi e ragazzi che sono ragazze, quelli che non sono nessuno dei due”, queste le parole sul sito marcjacobs.com, dove si può acquistare la collezione in una sezione tutta dedicata del sito.
Rimanendo coerente anche nei prezzi, essi restano accessibili. Oltre all’abbigliamento, la collezione include magazine vintage e CD musicali, una selezione di peluche e una versioni vintage di libri cult come Lolita di Nabokov.
Un vero e proprio omaggio alle sub-culture, riadattate per la gioventù del 2020, che va dritto al cuore del consumatore senza bisogno di intermediari eccetto Instagram.
“Lasciate che Heaven sia il vostro marchio di beatitudine”, è l’appello del designer ai suoi 9,8 milioni di followers.